Torna a crescere la produzione di castagne in Campania, con un aumento stimato intorno al 40% rispetto a un 2016 che aveva fatto registrare un’annata nera con un minimo attestato al 10%. Ad annunciarlo è la Coldiretti Campania che ha reso noto i primi risultati positivi della lotta biologica intrapresa contro il cinipide, parassita cinese che ha devastato interi castagneti nell’ultimo decennio facendo presagire anche una scomparsa del castagno. Le piante, quest’anno, si presentano con chiome verdi e con la presenza di ricci e frutti sani accompagnati solo da una minima parte di prodotto bacato o con muffe. Una percentuale ancora bassa ma che lascia ben sperare per la rinascita “dell’italico albero del pane” come amava definirlo il poeta Giovanni Pascoli e che da sempre rappresenta il simbolo autunnale per eccellenza.
In merito è intervenuto anche il direttore provinciale della Coldiretti Vincenzo Tropiano che, cautamente, ha sottolineato la timida ripresa della produzione castanicola.
“La produzione è in lenta ripresa – ha dichiarato Tropiano ad Ondanews – se si calcola che lo scorso anno abbiamo avuto un abbattimento del 90% a causa della gelata primaverile e del cinipide. Ad oggi, invece, siamo al 40%, meno della metà della produzione ordinaria e questo simboleggia che non abbiamo ancora risolto il problema soprattutto per quanto riguarda il cinipide”.
“Quest’anno – ha spiegato – non ha influito l’andamento climatico sfavorevole e il caldo ha limitato lo sfarfallamento del cinipide ma voglio sottolineare che siamo ancora sotto il limite previsto”.
“La speranza – ha concluso – è vedere risultati sempre più positivi e incoraggianti ma soprattutto continuare un discorso di prevenzione e lotta legato al cinipide”.
– Claudia Monaco –