Confermata anche in secondo grado la sentenza di assoluzione per l’ingegnere teggianese Antonio Setaro, perché il fatto non sussiste, che fa seguito all’inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno sulle Fonderie Pisano di Fratte. Nel giugno 2016 fu proprio la Procura, tramite i Carabinieri del NOE, a sequestrare l’opificio, poi dissequestrato. Le indagini scaturirono dalle segnalazioni di cittadini e comitati che denunciavano lo stato di disagio e invivibilità creato dai fumi e dalle esalazioni provenienti dalle Fonderie.
Due anni fa il Gup del Tribunale di Salerno, la dottoressa Maria Zambrano, all’esito di un giudizio abbreviato aveva assolto perché il fatto non sussiste i co-amministratori Guido, Renato e Ugo Pisano e il direttore tecnico Ciro Pisano, accusati dei reati di scarico di acque reflue inquinanti, gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi, emissioni nocive in atmosfera, danneggiamento di beni pubblici, gettito di cose idonee a molestare le persone, violazione della normativa antincendio e della sicurezza dei luoghi di lavoro. Erano stati assolti in primo grado anche l’ingegnere Luca Fossati, consulente ambientale che si era occupato delle procedure per presentare la richiesta dell’Aia, e l’ingegnere Antonio Setaro, funzionario regionale che aveva rilasciato nel 2012 l’Aia alle Fonderie. Per questi ultimi le accuse erano di abuso d’ufficio e falsità ideologica in atti pubblici.
Soddisfazione giunge dopo la conferma della sentenza anche in Appello da parte del legale difensore dell’ingegnere teggianese, l’avvocato Erminio Cioffi Squitieri, che anche nel procedimento di primo grado aveva assistito Setaro con successo. “Anche in secondo grado viene confermata la sentenza emessa dal Tribunale di Salerno a favore del mio assistito – afferma l’avvocato Cioffi Squitieri -. Questa assoluzione è per noi motivo di soddisfazione, nonostante il clamore mediatico che tutti sappiamo esservi intorno alle Fonderie Pisano e nonostante il fatto che nel corso del procedimento vi sono state ben 100 costituzioni di parte civile“.