L’udienza per il Processo Chernobyl prevista per questa mattina, presso il Tribunale di Salerno, è stata rinviata a mercoledì 28 marzo, poichè il Presidente del Tribunale di Salerno ha emesso un decreto di sospensione delle udienze per le elezioni politiche, dal 4 all’8 marzo.
In aula era presente l’avvocato Antonello Rivellese, che nei giorni scorsi ha depositato presso il Tribunale di Salerno un’istanza in riferimento alle indagini effettuate sui campioni prelevati dall’Arpac il 25 agosto 2006 nei terreni dei Comuni di San Pietro al Tanagro, San Rufo, Teggiano e Sant’Arsenio, in cui si evidenzia che, in relazione alla loro probabile origine, il materiale è classificabile come “rifiuto speciale non pericoloso” e come tale da smaltire.
“Ho presentato l’istanza di perizia effettuata sui terreni sequestrati nei 4 comuni del Vallo di Diano e oggetto del presunto inquinamento – dichiara l’avvocato Rivellese – Il pubblico ministero alla scorsa udienza ha chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati perché non sussiste la prova di inquinamento. Noi ci siamo opposti a questo, sostenendo che non è stato fatto alcun accertamento nel sottosuolo per verificare la presenza di inquinamenti. Inoltre l’Arpac, durante i rilievi sui terreni, ha verificato che c’erano dei limiti di legge violati e invocava accertamenti approfonditi qualora il sito dovesse avere destinazione d’uso ‘verde pubblico, privato e residenziale’, visto che le concentrazioni di alcuni parametri ricercati risultano superiori ai limiti previsti e per la salvaguardia delle matrici ambientali occorre procedere a effettuare un’indagine sull’area interessata per accertare il superamento o il pericolo concreto dei valori di concentrazione limite accettabili dalla legge“.
– Rosanna Raimondo –