E’ stato assolto il Maresciallo Giovanni Cunsolo, accusato della morte del giovane Massimo Casalnuovo avvenuta nei pressi di un posto di blocco a Buonabitacolo.
Presso la Corte d’Assise di Appello di Salerno , questa mattina, è arrivata la sentenza per il Maresciallo difeso dall’avvocato Renivaldo Lagreca che ha confermato il primo grado di giudizio ossia “perché il fatto non sussiste”.
La richiesta della parte civile era stata la condanna del militare per omicidio preterintenzionale. La Procura Generale, invece, aveva chiesto l’assoluzione del Maresciallo Cunsolo.
Il giovane, secondo l’impianto accusatorio, era morto a Buonabitacolo nel 2011 dopo un calcio sferrato al motorino da parte del Maresciallo ad un posto di blocco.
Nel luglio 2013 Cunsolo, occorre ricordare, è stato assolto dal Tribunale di Sala Consilina con formula dubitativa dall’accusa di omicidio preterintenzionale perché il fatto non sussiste mentre nel dicembre 2015 la Corte d’Assise di Potenza ha condannato il Maresciallo dell’Arma alla pena di 4 anni e 6 mesi con interdizione per 5 anni dai pubblici uffici per il reato di omicidio preterintenzionale.
Il 4 dicembre 2017 la Suprema Corte di Cassazione ha annullato la sentenza di condanna della Corte di Assise di Appello di Potenza con remissione degli atti presso la Corte d’Appello di Salerno per un processo bis. Oggi la conferma del primo grado di giudizio.
“Non c’è gioia davanti alla morte di un giovane – le parole dell’avvocato Lagreca – ma finalmente abbiamo trovato un po’ di serenità dopo la sentenza avvenuta a Potenza. La Cassazione aveva visto giusto”.
– Claudia Monaco –
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