Con la primavera ritorna il pericolo processionaria, un bruco ricoperto di sottili peli urticanti.
Un insetto molto comune particolarmente dannoso per le piante che infesta e pericoloso anche per l’uomo e soprattutto per i nostri amici a quattro zampe. I nidi di processionaria, che si trovano principalmente su pini e querce a foglia caduca, sono visibili durante l’inverno anche a occhio nudo: si tratta di bozzoli di forma tondeggiante, ricoperti da filamento bianco, alle estremità dei rami di questi alberi. Durante la primavera, quando le larve sono mature, escono dal nido e scendono tramite i rami e il tronco dell’albero per poi dirigersi sul terreno.
Quando il bruco si trova in pericolo i peli vengono rilasciati nell’aria e si agganciano alla vittima provocando reazioni immediate a lingua, cute, mucose, occhi e vie aeree. I sintomi che presenta il nostro cane dopo il contatto sono salivazione abbondante, lacrimazione, vomito, febbre e rifiuto del cibo. Se il danno è grave la lingua della nostra bestiola inizia a ingrossarsi e inizia la necrosi che può portare alla perdita di alcune porzioni del muscolo. Il muso e la zona attorno alla bocca potrebbero rigonfiarsi e arrossarsi.
La prima cosa da fare è sciacquare abbondantemente con acqua la zona interessata, in genere per i cani che sono soliti curiosare sul terreno le zone più esposte sono il naso o la lingua, e dopodiché bisogna recarsi immediatamente dal veterinario per iniziare le cure specifiche.
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