Ambiente e territorio al centro dell’incontro con la cittadinanza che ieri sera si è tenuto nell’oratorio della chiesa di Sant’Antonio a Sala Consilina, organizzato da Comitato Ruris, Legambiente, Piazza Schierarsi Cilento – Vallo di Diano, Comitato No all’elettrosmog – Sala respira uniti si può.
Presenti il sindaco Domenico Cartolano, il vicesindaco Bartolo Lettieri, l’assessore all’Ambiente Teresa Paladino, Adriano Guida di Legambiente, l’assessore Amedeo De Maio, i consiglieri Nicola Rosciano, Francesco Bellomo, Brigida Pierri, Enzo Lovaglio e Antonietta Cirone, oltre ai giovani componenti del Comitato RESTA.
Il territorio di Sala Consilina negli ultimi mesi è alle prese con una serie di problematiche che affannano i cittadini, tra cui la prossima installazione di due antenne 5G in località Fonti e in località San Sebastiano, oltre al cattivo odore che interessa in alcune ore del giorno sempre la zona di Fonti a Trinità. L’incontro di ieri sera ha raccolto i residenti delle varie frazioni cittadine che si sono uniti in coro per denunciare diverse condizioni di malessere.
Adriano Guida di Legambiente, in apertura, ha messo l’accento sulla voglia dei cittadini “di essere maggiormente coinvolti su quello che la politica fa, soprattutto in campo ambientale. Negli ultimi anni è uscita fuori la volontà di partecipare anche da parte dei meno giovani in tante comunità. Questo interesse è una ricchezza e non un disagio o un fastidio, come invece viene visto dalla politica. L’invito che faccio agli amministratori è di vedere tutto ciò come uno stimolo, un aiuto e non come un limite“.
“Da due anni non annusiamo l’odore del grano a Fonti, ma una puzza schifosa – ha affermato Mimmo D’Onza, presidente del Comitato Ruris – Siamo preoccupati per la fauna, però sono arrivati i gabbiani che banchettano nella discarica. Abbiamo diritto di sapere, abbiamo lottato per quattro mesi con l’Area Tecnica per avere l’accesso agli atti. Avevamo una zona pulita, oggi rischiamo di essere avvolti dal cattivo odore, entra prepotentemente nelle case“.
Un cittadino presente in sala è intervenuto precisando: “Attualmente io non sento cattivo odore come accadeva un tempo, lavoro in quella zona. Sono state fatte delle verifiche da parte degli organi preposti e agli atti comunali sono presenti tutte le analisi effettuate. Il Comune può dire come stanno effettivamente le cose“.
Sull’antenna di San Sebastiano è invece intervenuto il rappresentante del comitato No all’elettrosmog. “L’antenna è stata installata a ridosso delle abitazioni in cui vivono anche malati oncologici. Ma cosa è stato fatto durante la Conferenza dei Servizi? In altri paesi i Comuni danno una mano con i Piani Antenne per delocalizzarle e tutelare i cittadini dalle onde elettromagnetiche, anche perché ad oggi non conosciamo gli eventuali effetti negativi sulle persone. Per noi questo è uno scempio che non si può guardare, vogliamo risposte immediate e una delocalizzazione. Siamo arrabbiati e vogliamo che tutto venga rivisto, sperando in una risposta positiva” ha affermato.
“Affacciandomi al balcone vedo l’antenna che svetta e immagino gli Etruschi che si arrabbiano, perché è installata in un’area di interesse archeologico – ha aggiunto Lucia Caggiano della Piazza Schierarsi -. Ci chiediamo se è stato acquisito il parere della Soprintendenza. Inoltre l’area ricade in zona a rischio frana per la quale è necessario acquisire il parere dell’Autorità di Bacino. Un dissesto del terreno, quindi, farebbe cadere questo palo di 30 metri con un pennone di 4 metri. C’è questo parere? Ho letto che c’è quello dell’ARPAC ma non quello dell’Autorità di Bacino. Qualora non ci fosse quest’ultimo parere saremmo in presenza dell’invalidità dell’autorizzazione“.
“Viviamo nell’oblio – ha aggiunto una residente di San Sebastiano -. Non abbiamo potere da soli se non veniamo aiutati dall’Amministrazione“. Legambiente ha recepito la documentazione dell’antenna di San Sebastiano e sta verificando se ci siano i presupposti per presentare un ricorso al TAR.
Il termine “partecipazione” è stato quello più ricorrente nel corso dell’iniziativa al termine della quale è partita, da Legambiente, la proposta al sindaco Cartolano di istituire una Consulta all’Ambiente.
“Il primo passaggio per risolvere il problema del cattivo odore oggi è la mediazione e siamo pronti a metterci al tavolo con le parti interessate. Noi non rimarremo immobili, perché l’Osservatorio ambientale non è stato solo un impegno preso in campagna elettorale. Per quanto concerne l’antenna di San Sebastiano devo dire che quando lo abbiamo saputo erano stati già acquisiti tutti i pareri, a differenza del caso dell’antenna di Fonti per cui la società sta valutando la delocalizzazione, ma non c’è alcuna garanzia in tal senso. Fonti è semplicemente in stand by. Siamo pronti a parlare con le società, ma non possiamo promettere ai residenti che faremo spostare l’antenna. Serve un comitato che in pianta stabile presidi l’area, creando un problema che attiri l’attenzione” ha suggerito l’assessore Paladino.
“Quando questi problemi iniziarono fu il gruppo Salesi a scrivere – ha aggiunto il sindaco Cartolano -. Il Comune deve essere aperto, il sindaco e gli assessori devono poter aprire i fascicoli e far vedere gli atti ai cittadini interessati. I problemi vanno risolti, l’Amministrazione non deve fare spallucce perché è da vigliacchi. Siamo disponibili, soprattutto a provare inizialmente di risolvere i problemi esposti con la mediazione”.