Gaetano Spano, assessore con delega alla Forestazione della Comunità Montana Vallo di Diano, ha preso parte ad un’importante audizione presso il Consiglio regionale della Campania sulla problematica dei cinghiali.
“La Regione è particolarmente preoccupata da questa emergenza” riporta Spano, che però dà subito conto di alcune soluzioni quali “la sterilizzazione, la caccia ordinaria, la cattura con chiusini e la caccia mirata con i cosiddetti selecontrollori, ossia gruppi di cacciatori addestrati a selezionare i capi in modo da ottenere un più rapido decremento della popolazione animale nel breve periodo”.
Importante partire da una mappatura dei luoghi: “A mio avviso è il primo indispensabile passo che ci permetterà di individuare le aree maggiormente afflitte dalla presenza degli ungulati”, scelte peraltro adottate nelle regioni italiane dove meglio si è affrontato il problema.
Per Spano l’emergenza da problematica può diventare risorsa: “Possiamo avviare una filiera della carne, utilizzando i proventi per dare indennizzi agli agricoltori, lavoro e reddito a cooperative ed associazioni del territorio”.
La stella polare di questa strategia saranno i PSR (Piani di Sviluppo Rurale) della Regione Campania. “A breve – informa Spano – si riapriranno i bandi per le Case di Caccia cui potranno adire anche i soggetti privati. Questo darà slancio al sele-controllo, alla filiera della carne e consentirà una svolta al problema che, come vediamo dai media oramai tutti i giorni, è arrivato fino alle grandi metropoli italiane. Per una volta le zone rurali delle aree interne potranno svolgere un ruolo di guida”.
All’Audizione in III Commissione speciale “Aree Interne”, tenutasi a Napoli mercoledì, hanno preso parte anche i consiglieri regionali Nicola Caputo, Tommaso Pellegrino e Corrado Matera.