I consiglieri di minoranza del Gruppo SaleSi Domenico Cartolano, Antonio Santarsiere, Angela Freda e Teresa Paladino, a distanza di pochi giorni dall’aggressione subita dal giovane titolare del Li.Lo. in Piazza Umberto I a Sala Consilina e anche alla luce del comunicato stampa pubblicato dai titolari, nel quale si legge che il locale in questione chiuderà definitivamente i battenti a causa del costante clima di violenza ed inciviltà in cui versa la Piazza cittadina, ritengono che siano doverose alcune considerazioni a riguardo.
“Il paese tutto versa in uno stato di degrado e assoluta mancanza di sicurezza, in balia di personaggi più o meno noti alle Forze dell’Ordine e di ‘baby gangs’ che fanno delle strade cittadine il loro personale parco giochi, nel più assoluto dispregio di ogni regola del vivere civile – scrivono – Tali dilaganti fenomeni, sfociati già più volte in risse o in episodi di inaudita violenza ai danni di inermi ed incolpevoli cittadini, a nostro avviso figli anche della progressiva mancanza, in questi anni, di investimenti e programmazione in ambito sociale e culturale, sono, altresì, fortemente incentivati dall’assenza di controllo da parte delle Autorità preposte, assenza che si avverte con maggior peso durante le ore serali e notturne. Un tale clima di paura ed assenza completa delle Istituzioni non si era mai avvertito prima a Sala Consilina, con l’assurda conseguenza che giovani volenterosi che hanno investito nel nostro paese, con un impegno non solo morale, ma anche economico, sono costretti a chiudere le proprie attività, spostandosi, loro malgrado, in altri comuni del comprensorio, ritenuti più tranquilli”.
Secondo i consiglieri c’è il dovere di tutelare chi sul territorio ha investito da tempo, con sacrificio e resilienza. Alla luce, dunque, di queste considerazioni, ritengono necessario chiedere al Sindaco di Sala Consilina, al Comandante della locale Compagnia dei Carabinieri, al Comandante della Polizia Locale, al Prefetto di Salerno ed al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro di convocare, con la massima urgenza, un tavolo di concertazione al fine di riuscire a dare “adeguate risposte alla richiesta di aiuto che arriva forte dal territorio comunale, ripristinando la legalità, la sicurezza e lo Stato di diritto, coesi in un’azione congiunta di tutte le componenti Istituzionali, al fine di sottrarre, così, il paese a chi di questi principi non vive, restituendolo al legittimo godimento dei suoi cittadini”.
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