Il popolo del Partito Democratico si appresta ad affrontare le primarie per eleggere il segretario nazionale e, in vista dell’appuntamento elettorale di domenica 30 aprile, ieri pomeriggio a Sala Consilina si è tenuto l’incontro dal titolo “La politica a servizio del territorio“, organizzato per presentare i candidati a sostegno della mozione Renzi per il collegio Cilento e Vallo di Diano. Al tavolo dei lavori, gestito dal coordinatore del PD valdianese Mimmo Cartolano, sono intervenuti il sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone, il vicepresidente della Provincia di Salerno Luca Cerretani, il consigliere provinciale e sindaco di Padula Paolo Imparato, il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e sindaco di Sassano Tommaso Pellegrino, Attilio Romano, primo cittadino di Casalbuono e candidato alla segreteria nazionale per la mozione dell’ex premier, e il sindaco di Agropoli, nonchè consigliere del Presidente della Regione Campania per l’Agricoltura, la Caccia e la Pesca, Franco Alfieri, guida della lista a sostegno di Renzi nel Cilento e Vallo di Diano.
E’ emersa nel corso dell’incontro la difficoltà di avvicinare l’elettorato dem in vista dell’appuntamento con le primarie, un legame che sempre di più viene a mancare con i partiti e con la politica a cui fa da contrappeso il forte senso democratico che il PD riserva proprio alla scelta del segretario attraverso lo strumento delle primarie di partito. Un partito “ancora capace di poter incidere nel Paese – come ha affermato Pellegrino – e Matteo Renzi può ancora dare tanto perchè ne ha tutte le caratteristiche“.
“Le primarie non devono essere soltanto la conta dei voti – ha sostenuto Romano – il nostro dovere è quello di essere al servizio della gente e intercettarne i problemi. Non riuscirci è uno dei limiti della politica“.
I lavori si sono conclusi con l’intervento di Alfieri secondo cui le primarie di domenica prossima sono “una grande occasione di democrazia, per riammagliare la tela del PD diventato bersaglio del populismo, ma che resta l’unico partito che fa scegliere alla gente il proprio segretario e che si apre anche alle insidie di chi potrebbe inquinare il voto soltanto perchè odia Renzi“.
– Chiara Di Miele –