“Sulla nomina di Tommaso Pellegrino a Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni il Pd sembra non avere le idee chiare“. Ne è convinto Pino Palmieri, sindaco di Roscigno da due anni e da oltre uno impegnato a cambiare il Parco affinché possa diventare un’istituzione vicina ai bisogni del territorio e non un nemico.
Per Palmieri, che si è fatto promotore di un disegno di legge per la modifica del Parco, la nomina di un Presidente era e resta indispensabile, perché non si può continuare senza procedere con l’individuazione di un persona in grado di rappresentare il Parco. “La scelta di Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano, su cui fino a poche ore fa sembravano non esserci dubbi – dichiara – è assolutamente condivisibile, dal momento che si tratta di un’ottima persona e di un amministratore di indubbie qualità. Ciò che invece non è condivisibile è la mancanza di accordo in seno al partito sulla scelta del nome“. Sebbene la decisione del Ministro dell’Ambiente Galletti fosse chiara, il Governatore campano, a cui spetta la firma del decreto per avallarne la decisione, sembra frenare sul nome di Pellegrino, dal momento che De Luca ha chiesto “nuove garanzie tecniche su Pellegrino, un controllo più attento del curriculum per capire se si tratta della persona adatta a rivestire quel ruolo”. Insomma, un passo indietro inatteso che, per Palmieri, è sintomo di mancanza di accordo e di equilibrio all’interno della coalizione di centrosinistra.
“Qua è in gioco il destino del nostro territorio – commenta Palmieri – quindi il Pd non può permettersi di creare questi squilibri, che tra l’altro non giovano alla sua stessa immagine, che adesso è quella di un partito diviso sulla scelta di un nome”.
Per il sindaco di Roscigno il Pd sembra più interessato ad una spartizione di poltrone che a trovare un accordo sul nome che dovrà sostituire Amilcare Troiano. “Auspico che si sblocchi presto questa situazione – conclude – e che si possa finalmente nominare il Presidente del Parco. Sono convinto che Pellegrino sia la persona adatta, ma il Partito democratico deve fare chiarezza soprattutto al suo interno, per il bene del territorio”.
– redazione –
La solita cattiva politica italiana nel mentre svolge l’incarico da sindaco si propone per un altro incarico un’altra cosa che va sempre a discapito della gente
e un sindaco di sole parole senza fatti non conosce i problemi di sassano come potrebbe conoscere i problemi del parco? ma sa dove si trova? tutto fumo niente arrosto
non conosce il proprio paese come potrebbe conoscere il parco.ma sa cose il parco?non e il parco giochi dove portar a divertire i propri figli ma qualcosa di importante per il territorio dimenticato per colpa di politici mediocri che pensa solo alle spartenze di poltrone