Momenti di ricordo ma anche ferma volontà nel cercare di portare avanti un discorso fatto di un futuro ripristino della linea ferroviaria sono gli elementi che hanno caratterizzato la presentazione, questa mattina, del libro “Sicignano-Lagonegro, storia di una ferrovia” di Salvatore Passavanti. Nella sala del Centro sociale “Don Bosco”, è stato presentato il lavoro di Passavanti, ex ferroviere e da sempre legato al sogno di rivedere il tratto Sicignano- Lagonegro ripristinato. Il testo è stato curato da Giuseppe Manzione.
La presentazione è iniziata con un minuto di silenzio per ricordare la recente scomparsa di Passavanti alla presenza della moglie e dei familiari, degli alunni delle scuole medie di Polla e di numerosi ferrovieri. Presenti, tra gli altri, Angela Sepe, dirigente dell’Istituto Omnicomprensivo di Polla, Tommaso Pellegrino, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Raffaele Accetta, Presidente della Comunità Montana, Giuseppe Curcio, titolare dell’azienda “Curcio Trasporti” e consigliere comunale e Rocco Panetta, Presidente dell’Associazione “Ferrovia Sicignano-Lagonegro”. Presenti inoltre i sindaci di Auletta e Pertosa.
Saluti affidati al sindaco di Polla Rocco Giuliano: “Un amico che amava il suo lavoro – ha spiegato – ha lasciato traccia alle nuove generazioni dell’unico mezzo di trasporto che ha aiutato nella crescita e sviluppo del territorio”.
Il libro è stato stampato grazie anche alla collaborazione economica dell’imprenditore Carmine Sabbatella. “Non è stato facile convincere Salvatore a scrivere – ha raccontato – era molto geloso dei suoi ricordi. Mi auguro che dopo aver letto questo libro, la classe politica possa impegnarsi nel trovare una soluzione”.
“L’Italia non finisce a Salerno ma a Trapani – le parole di Giuseppe Curcio – il treno per il Vallo di Diano può essere opportunità. Per ora la ferrovia è solo un limite urbanistico lasciato all’incuria”.
“Per parlare concretamente di ferrovia – le parole di Tommaso Pellegrino – necessita la politica regionale e un investimento strategico. Abbiamo chiesto tramite una delibera di riaprire il tratto Sicignano – Polla per creare una finestra sul Vallo di Diano ma purtroppo la non autorevolezza della classe dirigente del territorio e le divisioni hanno portato al trionfo della mediocrità. Bisogna lavorare per dare delle risposte”.
“Impegniamoci – la proposta di Rocco Panetta – che prima delle elezioni del 4 marzo venga fatto un decreto dal Governo dove si decide cosa fare di un tratto che per ora non ha collocazione”.
– Claudia Monaco –