Si è tenuta questa mattina, presso la sede della Lega Navale di Agropoli, la conferenza stampa di presentazione del progetto “Vele spiegate” di Legambiente.
Il progetto si pone l’obiettivo di effettuare un monitoraggio specifico su marine litter, biodiversità e sensibilizzazione ambientale, con pulizia delle spiagge dai rifiuti lungo la costa cilentana e campana.
Alla conferenza stampa erano presenti Giulio Cimmino, neo Comandante dell’Ufficio Circondariale marittimo di Agropoli, Maria Teresa Imparato, presidente di Legambiente Campania, Francesco Lo Schiavo, presidente della Federazione Italiana Vela Campania, Eugenio Benevento, assessore al Porto e Demanio del Comune di Agropoli.
Una barca a vela dell’associazione ambientalista da questa mattina è ormeggiata nel porto di Agropoli, dove rimarrà fino all’1 luglio. Da qui il viaggio proseguirà lungo le coste del Cilento fino a Sapri. I volontari, con l’ausilio di tender, si recheranno sulle spiagge, per lo più su quelle non raggiungibili via terra, per raccogliere eventuali rifiuti presenti.
“Nell’appuntamento di questa mattina – spiega l’assessore, Eugenio Benevento – oltre a sottolineare la valenza del progetto di Legambiente, ho voluto rimarcare ancora una volta, il silenzio da parte del Ministero dell’Ambiente rispetto al problema della Posidonia spiaggiata, più volte sottoposto allo stesso dai rappresentanti dei Comuni del Cilento costiero, che vengono lasciati soli di fronte ad una problematica annosa”.
“L’attenzione verso l’ambiente e la sua salvaguardia – spiegano, invece, il sindaco Adamo Coppola e l’assessore all’Ambiente, Elvira Serra – partono dalla sensibilizzazione. Far comprendere che ogni rifiuto non opportunamente raccolto e differenziato può venire disperso nell’ambiente, con le conseguenze in termini di danni che tutti conosciamo, è il primo passo per mutare la mentalità e poter sperare in un futuro migliore per i nostri figli. Bisogna insistere e pretendere il rispetto di regole basilari da parte di tutti, affinché si possano davvero cambiare le cose”.
– Miriam Mangieri –