È iniziata con un minuto di raccoglimento in ricordo dei tre Vigili del Fuoco deceduti nei giorni scorsi in Piemonte la VI edizione del Premio Internazionale Nassiriya per la Pace. La manifestazione, che questa mattina si è svolta presso Palazzo Valentini a Roma, è organizzata da sei anni ormai dal giornalista Vincenzo Rubano e dall’Associazione Elaia con l’intento di diffondere soprattutto tra i molti giovani presenti i valori della pace e del rispetto verso le Istituzioni e tutte le Forze dell’Ordine che quotidianamente difendono e garantiscono la sicurezza nel mondo.
“Oggi vogliamo ricordare innanzitutto i caduti di Nassiriya – ha affermato il presidente dell’Associazione Elaia Vincenzo Rubano – ma anche le donne e gli uomini che, mettendo a repentaglio la loro vita, si impegnato tutti i giorni per costruire la pace nel mondo“.
A tal proposito l’importante riconoscimento è stato assegnato alla giornalista Federica Angeli, sotto scorta dal luglio del 2013 per le sue inchieste sulla mafia romana, e al Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. “Questo premio non va esclusivamente alla mia persona – ha dichiarato il Ministro – ma a tutti i connazionali che in questo momento sono impegnati in 37 aree del mondo in nome della fratellanza e del rispetto dei popoli“.
A presiedere l’evento c’erano anche il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino, sempre molto attento alla diffusione di tali temi, e il vicesindaco metropolitano Teresa Maria Zotta che si è detta molto emozionata per l’importante evento. “È necessario diffondere tra i giovani il sogno della pace come valore assoluto – ha dichiarato -. Questo si potrà fare solo insegnando ai ragazzi l’importanza dei valori civili“.
Ad essere premiati inoltre sono stati il cantante Simone Cristicchi, Monsignor Giovanni D’Ercole e il sindaco di Roma Virginia Raggi per l’impegno che mettono quotidianamente nelle loro azioni. Infine il riconoscimento è andato anche alla memoria del giornalista Giancarlo Siani, assassinato dalla camorra nel settembre del 1985, e al Capitano della Capitaneria di Porto Natale De Grazia, ucciso nel dicembre del 1995 a causa di un’indagine sul traffico di rifiuti sulle navi mercantili.
– Maria Emilia Cobucci –