Prevenzione e sicurezza stradale alla base del progetto “Insegnali” promosso dall’Associazione “La strada si…cura” e presentato ieri sera a Caggiano, presso il Castello Normanno del Guiscardo.
Un progetto che mira ad inserire nella rete scolastica dei bambini di età compresa tra 8 e 10 anni la conoscenza della sicurezza stradale e far vivere la strada in modo consapevole e responsabile.
“L’educazione stradale è obbligatoria e con questo progetto vogliamo informare le nuove generazioni attraverso la conoscenza dei segnali stradali – racconta Rosario Adesso, Presidente Associazione “Strada si…cura” – Non è concepibile il numero dei morti sulle strade, per cui c’è bisogno di formazione a partire da bambini”.
Durante il dibattito, moderato dal Direttore editoriale di Ondanews Rocco Colombo, è intervenuto Nicola Molinari, Comandante della Sottosezione della Polizia Stradale di Sala Consilina che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le istituzioni e gli organi presenti sul territorio per cooperare al meglio in situazioni emergenziali. “Gli incidenti mortali si verificano maggiormente in ambito urbano, il 5% in autostrada e molto spesso gli agenti della Polizia Stradale restano vittime durante i soccorsi – conclude il Comandante Molinari – Il nuovo Codice della Strada evidenzia l’importanza dei principi dell’educazione stradale fin dalle scuole dell’infanzia, ma sono fondamentali anche le esperienze e gli esempi forniti dai genitori”.
Particolarmente emozionante è stata la testimonianza di Maria Rosaria Vitiello, giornalista e presidente dell’Associazione “Per le Strade della Vita” che 5 anni fa è stata investita mentre attraversava sulle strisce pedonali.
“Stavo attraversando la strada e un’automobile mi ha investita. Ho sbattuto la testa e sono entrata in coma. Dopo un mese mi sono svegliata dal coma e ho iniziato un lungo periodo di riabilitazione, poiché non riuscivo a parlare né a camminare. E’ stato un periodo molto difficile anche per la mia famiglia – racconta Maria Rosaria – Sottolineo l’importanza delle Forze dell’Ordine nello svolgere il loro lavoro e attraverso la mia associazione porto avanti il progetto della promozione sociale sulla sicurezza stradale e nel dovere di avere rispetto verso noi stessi e verso gli altri, perché la vita è un bene prezioso da proteggere”.
Il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino ha concluso dicendo che la sola formazione non basta, è importante la responsabilità dell’individuo che guida un veicolo.
-Rosanna Raimondo –