Prese a forbiciate il figlio di soli 6 anni, condannato un 43enne di Salerno a sei anni e otto mesi di reclusione. L’episodio sconcertante è accaduto a giugno dello scorso anno quando l’uomo aggredì il figlio nella loro abitazione a Fuorni.
Il piccolo era in casa con i genitori, quando all’improvviso il padre entrò in camera con delle forbici da giardino, cominciò a urlargli “Tu non sei mio figlio” e lo colpì al collo. La madre sentì le urla e si frappose tra l’uomo e il bambino, poi prese il figlio in braccio e fuggì a casa di un vicino. Il piccolo è affetto da disturbo dello spettro autistico, quando arrivò in ospedale non era in pericolo di vita ma malnutrito e ancora con il pannolino nonostante la sua età.
La sentenza, come si legge su “Il Mattino“, è stata pronunciata dal Gup del Tribunale di Salerno Gerardina Romaniello a conclusione del rito abbreviato. Al 43enne è stato riconosciuto il vizio parziale di mente dopo una perizia richiesta dal curatore speciale del bambino che ha contestato una precedente consulenza secondo cui l’imputato sarebbe stato incapace di intendere e di volere.
L’uomo si trova nel padiglione psichiatrico del Carcere di Fuorni, mentre il bambino è stato dichiarato adottabile ed è stato affidato ad una comunità perchè il Tribunale per i minorenni ha dichiarato la decadenza della responsabilità genitoriale a carico della madre e del padre.
In un primo momento sia la madre che il figlio erano stati collocati in comunità, ma le indagini della Procura hanno attestato che entrambi i genitori sono incapaci di mantenerlo ed educarlo.
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