Sono tre le premiate della terza edizione del prestigioso “Premio Pastoressa”, ideato e realizzato dall’Ordine degli Psicologi della Basilicata per onorare la memoria della giovane collega Giovanna Pastoressa, scomparsa prematuramente a Lauria.
Si tratta delle dottoresse Amalia Sabia, prima classificata con la tesi di specializzazione sul tema “Bambini con ADHD. L’applicazione del modello a otto passi di R.A. Barkley”, Gilda Marsicano, seconda con la tesi di laurea su “Stabilità e cambiamento nella motivazione scolastica: uno studio longitudinale” e terza classificata Annamaria Sabella con la tesi di laurea dal titolo “Dipendenze comportamentali: relazione tra dipendenza da internet e disturbo ossessivo compulsivo. Uno studio sperimentale”.
A loro sono stati assegnati il primo premio con valore di 1000 euro e una targa, il secondo equivalente a 500 euro e una medaglia ed il terzo di 300 euro e una medaglia. A tutti i partecipanti, che si sono distinti per qualità degli elaborati, è stata donata una medaglia in ricordo di una giornata dal forte valore simbolico e, contestualmente, perché proprio il ricordo possa moltiplicarsi nelle tante vite che hanno incrociato diversamente quella di Pastoressa come quelle di Marta Cirigliano, Jolanda Panella, Michela Mazzeo, Franco Rosario Pietrafesa, Anna Teresa Inglese, Nicola Castelluccio, Luca Fulco, Ilma Pisani, Lorenzo Cristilli, Rosa Carbone, Nora Fortunata Bisceglie, Giuseppe Carlomagno, Maria Angela Borrino, Giuseppe Buldo, Carmen Prete, Federica Romaniello, Maria Giovanna Romano.
A loro è andato il ringraziamento della commissione di Giuria dell’Ordine composta dalla presidente Luisa Langone, dalla tesoriera Lucia Faraone e dal consigliere e promotore dell’evento Antonello Chiacchio. Quest’ultimo ha coordinato gli interventi della giornata e ha ricordato quanto sia importante ripartire dall’azione di una persona e di una collega straordinaria per proseguire nella costruzione di modelli comunitari e sociali dall’altissimo valore. Nessuno escluso, dunque, proprio come nell’esempio umano e professionale generato da Giovanna Pastoressa che si è riproposto attraverso le voci, gli sguardi e le numerose testimonianze della famiglia, dei genitori e della sorella, dei tanti amici e colleghi che ne hanno testimoniato il valore e l’amore in una cerimonia commovente e densa di riflessione, che è stata ospitata questa mattina nella sede potentina dell’Ordine lucano.
La cerimonia è stata impreziosita dalle performance musicali con i brani amati da Giovanna Pastoressa a cura del gruppo “Musica per resistere” con alla voce Vincenzo Di Lascio, alla chitarra Federico Ferrari, alle tastiere Vito Cascelli e alla batteria Giuseppe Iaria.
Maria Cristina Mazzilli, madre di Giovanna, accogliendo la partecipazione affettuosa dei convenuti ha affermato: “Per noi sono anni di vita sospesa e in giro per le aule di Tribunale in attesa che venga riconosciuta la verità. Il disastro si poteva evitare. Giovanna è stata vittima di un sistema scellerato. Siamo consapevoli della complessità del procedimento giudiziario, temiamo la prescrizione, faremo di tutto perché non si arrivi a ciò. Vivere senza Giovanna è doloroso, l’amore infinito e le testimonianze, come quella odierna, ci danno la forza per andare avanti e combattere”.
“Quello odierno è un premio in onore di Giovanna Pastoressa – ha affermato in conclusione la presidente Luisa Langone – anima gentile e collega di umanità e competenza totali, che concretamente va ad accompagnare l’ingresso nella professione dei nuovi colleghi. Un modo per far sentire la presenza dell’ordine al loro fianco; non è un caso che in pomeriggio ci sarà il Giuramento dei nuovi iscritti all’Ordine degli Psicologi. Le due iniziative congiunte sono state pensate proprio in questo senso. Per celebrare l’esempio di vita e l’amore di Giovanna per la professione e segnare simbolicamente l’accompagnamento di quanti si avviano sul suo stesso percorso nella psicologia”.