Il sindaco di Potenza Mario Guarente, con apposita ordinanza, ha disposto che dall’1 luglio le persone incaricate della custodia e della conduzione del cane, oltre a disporre delle idonee attrezzature per la conduzione al passeggio dovranno avere anche materiale per la raccolta delle deiezioni.
Inoltre, i proprietari dei cani dovranno provvedere a munirsi di apposite bottigliette, spruzzatori o altri contenitori d’acqua da versare all’occorrenza, senza aggiunta di sostanze chimiche o di detergenti per ripulire le deiezioni.
I responsabili dovranno versare una congrua quantità d’acqua in corrispondenza del punto interessato dalle deiezioni liquide prodotte dai cani, ai fini della loro diluizione e della ripulitura delle superfici interessate, su tutte le aree urbane pubbliche o a uso pubblico e relativi manufatti e sulle aree private che si affacciano su aree pubbliche o a uso pubblico, nonché sui mezzi parcheggiati su strada.
Lo stesso provvedimento prevede il divieto assoluto di consentire ai cani di urinare a ridosso dei portoni di ingresso e degli accessi ad abitazioni, negozi e vetrine.
Come si legge nel testo, l’ordinanza non trova applicazione nei confronti di non vedenti condotti da cani guida o persone affette da disabilità in compagnia dei propri cani, nonché nei confronti delle unità cinofile delle Forze di Polizia e Protezione Civile nel corso dello svolgimento delle proprie funzioni.
La Polizia Locale sarà incaricata del controllo dell’osservanza e dell’esecuzione del presente provvedimento. Per gli inadempienti è stabilita una sanzione pecuniaria che va da 25 a 500 euro, fatte salve le eventuali azioni penali e risarcitorie per i danni cagionati.
Nelle premesse dell’ordinanza viene evidenziato come “sempre più frequentemente vengono segnalati disagi derivanti dalle deiezioni, anche liquide, di cani a ridosso di edifici, strade pubbliche, marciapiedi, passaggi, aree e giardini pubblici della città. Tali comportamenti determinano una condizione di estremo disagio della popolazione, atteso che, oltre a pregiudicare il pubblico decoro e a deturpare muri, angoli degli stabili e marciapiedi e a rilasciare sgradevoli odori persistenti per le strade, in particolar modo nei periodi estivi e di scarse precipitazioni, possono anche essere causa di potenziali pericoli di natura igienico sanitaria. I luoghi e i beni pubblici rappresentano un bene comune che deve essere rispettato e tutelato da tutti. Il proprietario o conduttore di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale. Il deturpamento e l’imbrattamento delle cose altrui mobili o immobili è comportamento sanzionato anche al livello penale. La diluizione e ripulitura delle deiezioni degli animali consentono di limitare significativamente le problematiche esposte, oltre che a rispondere a elementari regole di civile convivenza, senza che in alcun modo risulti pregiudicato o reso oneroso il pieno esplicarsi del rapporto dei proprietari con gli animali d’affezione”.
L’ordinanza richiama anche l’art. 22 del Regolamento per il benessere animale e la lotta al randagismo, approvato con una delibera nel 2013, che, tra l’altro, stabilisce che “gli accompagnatori dei cani debbono essere sempre muniti di palette ecologiche o attrezzatura per l’immediata asportazione delle deiezioni. Fermo restando l’obbligo che per i bisogni fisiologici dei cani occorre condurli possibilmente su terreno vegetale e in zone non pavimentate, evitando di interessare marciapiedi, piazze pedonali, aree per il gioco dei bambini e aiuole di verde attrezzato”.