Sono una cinquantina i trattori che da questa mattina sostano nei pressi della sede della Regione Basilicata, in via Verrastro a Potenza, con gli agricoltori e lavoratori del settore che protestano contro caro carburanti, caro energia e costo dei fertilizzanti.
Una protesta annunciata e promossa da un gruppo di giovani agricoltori del Potentino che si dicono molto preoccupati per un rischio fallimento del comparto agricolo e chiedono risposte alla Regione Basilicata e al Governo per il rincaro dei carburanti. Insieme a loro, davanti al cancello d’ingresso della Regione, anche i rappresentanti del settore balneare. Di buon mattino hanno occupato i parcheggi antistanti la sede regionale e poi l’ingresso, con striscioni e senza bandiere di sindacati e partiti politici.
“Non abbiamo – hanno detto alcuni giovani agricoltori – associazioni di categoria e partiti politici che ci tutelano, usiamo l’unico mezzo legale a nostra disposizione per farci sentire: lo sciopero“. Giunti davanti alla sede della Regione, hanno chiesto a gran voce di incontrare il Presidente Vito Bardi per esporre le loro ragioni: “Non si può andare avanti così, il gasolio agricolo ci costa 1,70 euro al litro. Come si fa a lavorare le terre con questi costi? I nostri colleghi allevatori sono sul ciglio del fallimento, noi agricoltori non abbiamo alcuna intenzione di fallire e di buttare al vento anni di sacrifici”.
“Se fallisce il comparto agricolo – hanno dichiarato – sarà una strage. Il fallimento dell’agricoltura è la morte annunciata dell’intero Paese”. Tra di loro ci sono molti giovani che hanno affisso anche alcuni cartelli con scritte del tipo “State svendendo il lavoro di generazioni” e altri per chiedere l’eliminazione delle accise sul carburante. Poi la promessa: “Noi non ci fermeremo. Lo Stato deve darci delle risposte”.
Durante il sit-in di protesta alcuni rappresentanti degli agricoltori sono stati convocati all’interno da rappresentanti regionali per un incontro. Anche se i lavoratori sembrano essere molto chiari e decisi: “Lo sciopero continuerà fino a quando non ci saranno rassicurazioni serie su questa problematica”. I proprietari dei trattori hanno affisso sui loro mezzi la scritta “Vendesi”.