I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione, in provincia di Potenza e in altre province italiane, ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari.
Il provvedimento è stato emesso dall’Ufficio GIP del Tribunale di Potenza nei confronti di 12 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata alla detenzione e spaccio di droga e concorso in rapina aggravata, porto abusivo di armi, sequestro di persona e lesioni personali.
In particolare sono 5 le persone destinatarie della misura di custodia cautelare in carcere, tra cui un 20enne di Potenza (le altre 4 sono di Avigliano). Inoltre, un 20enne del capoluogo lucano è stato posto agli arresti domiciliari mentre un 19enne e un 20enne di Potenza devono rispettare l’obbligo di dimora assieme ad un altro giovane di Avigliano.
Altri due giovani di Potenza, un 19enne e un 21enne, sono stati sottoposti all‘obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.
L’indagine, svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Potenza, trae origine da una rapina consumata a Potenza l’11 agosto 2023 ai danni di un 30enne della provincia di Taranto risultato poi essere un corriere di sostanze stupefacenti. In particolare, quella sera, i carabinieri della Compagnia di Potenza sono intervenuti fra via Baracca e via Toti di Potenza dove alcuni cittadini avevano segnalato la presenza di una persona con i polsi legati e con evidenti segni di percosse sul volto, che vagava per le vie circostanti in cerca di aiuto.
Giunti sul posto, i carabinieri hanno constatato la presenza di un giovane di Manduria che ha fornito ai militari dell’Arma evasive spiegazioni sulle motivazioni che lo avevano portato a Potenza, nonché sul movente di quella che appariva un’evidente aggressione. A pochi metri è stata ritrovata la sua auto completamente rovistata, con alcuni pneumatici forati e tracce di sangue nell’abitacolo. A seguito di un’accurata perquisizione, i carabinieri hanno scoperto oltre 300 grammi di hashish nascosti nel doppio fondo ricavato nel vano porta oggetti.
Nello specifico, la droga era suddivisa in tre involucri, ognuno dei quali riportava un importo e una località precisa, per cui era logico ipotizzare che dovesse essere consegnata dall’uomo nei luoghi indicati con la contestuale riscossione dei relativi importi.
Durante le fasi dell’arresto, l’uomo ha deciso di fornire alcuni chiarimenti ai carabinieri, dichiarando di essere un corriere di stupefacenti e che si trovava a Potenza per effettuare una consegna. Giunto nel posto concordato, il pusher ha ricevuto la richiesta dall’acquirente di spostarsi in un luogo più isolato al fine di concretizzare la consegna. Qui è stato aggredito e percosso da altri tre ragazzi con volto travisato e armati di una pistola, poi ritrovata e sequestrata assieme al caricatore. I tre, dopo averlo aggredito e immobilizzato, gli hanno sottratto una parte della droga che trasportava per un valore di circa 8.500 euro.
Le indagini hanno consentito di accertare l’esistenza di un gruppo criminale dedito allo spaccio di diverse tipologie di sostanze stupefacenti, operante ad Avigliano e a Potenza. E’ stata ricostruita l’esatta dinamica della rapina perpetrata l’11 agosto 2023 e sono stati individuati i materiali esecutori del delitto ed il relativo movente, riconducibile alla necessità di recuperare la droga.
Di particolare interesse investigativo, oltre alle singole condotte legate allo spaccio di stupefacenti e alle dinamiche associative, appaiono le modalità con le quali le persone dell’organizzazione si approvvigionavano della droga: infatti è stata appurata l’esistenza di alcuni gruppi telegram attraverso i quali era possibile acquistare qualsiasi tipologia di sostanza psicotropa.
Il quantitativo concordato, attraverso l’utilizzo di corrieri dedicati, veniva consegnato in luoghi prestabiliti sempre attraverso accordi intercorsi tramite la piattaforma di messaggistica. Inoltre, i gestori dei canali telegram utilizzavano diverse metodologie per autenticare gli utenti che richiedevano la droga, adottando misure di sicurezza a cautela come l’invio di foto e video ritraenti gli acquirenti con i relativi documenti e la condivisione dei propri profili social come Instagram e Facebook.
Il prosieguo delle indagini ha consentito di accertare che il gruppo criminale si riforniva in modo stabile e continuativo attraverso un contatto telegram riconducibile a persone operanti in provincia di Bari. Nello specifico, i gestori del canale di messagistica hanno rifornito il gruppo criminale oltre che di hashish e cocaina, anche della cosiddetta “cocaina rosa”, conosciuta come “tusi” (pronuncia in inglese della denominazione scientifica “2C-B”).
A dimostrazione dell’operatività criminale del gruppo sono stati effettuati diversi riscontri nell’ambito del procedimento penale, procedendo quindi all’arresto di 3 persone per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, alla segnalazione di 2 giovani per uso personale ai fini non terapeutici di stupefacenti, al sequestro di 100 grammi hashish e di 15 di cocaina.
Infine, a corroborare le indagini relativamente all’operatività di corrieri legati al citato gruppo telegram, si aggiungono ulteriori due arresti in flagranza per la stessa tipologia di reato, fra cui la vittima della rapina dell’11 agosto 2023, e il sequestro di 10 chili di hashish e 110 grammi di cocaina.
Gli indagati, nei confronti dei quali vige la presunzione di innocenza sino all’eventuale sentenza definitiva di condanna, si trovano tutti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Gli accertamenti investigativi sono stati sviluppati nella fase delle indagini preliminari, in attesa di essere sottoposti al vaglio giurisdizionale durante il processo, nel contraddittorio con la difesa.