Trasferimento d’ufficio da Potenza ad altra sede. È la decisione che ha assunto oggi il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura che si è espresso sulla posizione del giudice Aldo Gubitosi intercettato a telefono con Angelo Salinardi, ex sindaco di Ruoti, arrestato lo scorso febbraio insieme ad altre persone in una doppia inchiesta su stalking e corruzione.
Gubitosi, che è anche il presidente del Tribunale del Riesame di Potenza, sarà destinato quindi ad altra sede, dopo che la Prima Commissione del Csm ha chiesto al Consiglio l’apertura di una pratica disciplinare nei confronti del giudice. Procedimento che il Csm ha avviato a seguito di un articolo pubblicato da un giornale lucano, il Quotidiano del Sud, dove veniva raccontato, nei giorni scorsi, di “strani rapporti intrattenuti dal Salinardi con i giudici e in particolare con Gubitosi, chiamato a decidere proprio sul ricorso proposto da Salinardi contro il provvedimento degli arresti domiciliari”. Inoltre, come riportato dal plenum del Csm nella delibera adottata oggi, non mancano intercettazioni fatte durante le indagini tra Salinardi e il giudice Gubitosi.
Nell’ambito del procedimento davanti al Csm, il giudice ha depositato una memoria lo scorso 3 giugno, dove ha reso noto di conoscere Salinardi da oltre venti anni, di aver declinato inviti, di aver presentato richiesta di astensione per decidere sul provvedimento e di non aver mai avuto trattamenti di favore. Ma il Consiglio ha comunque ritenuto che “il complesso degli elementi acquisiti agli atti conduca ad affermare che il dott. Aldo Gubitosi non possa più esercitare, in piena indipendenza ed imparzialità, le funzioni giudiziarie di giudice del Tribunale di Potenza e ogni altra funzione giudiziaria nel distretto della Corte d’appello di Potenza”.
Per il Csm, “dagli atti emerge che Gubitosi e Salinardi avevano un rapporto di abituale frequentazione e di confidenza, e non di mera conoscenza e occasionale convivialità”. A conclusione della seduta, la Prima Commissione ha deciso per il trasferimento di Gubitosi con quattro voti a favore ed una astensione. Verrà trasferito da Potenza ad altra sede: nel capoluogo lucano, sua città natale, ha svolto la sua attività lavorativa quasi interamente anche con ruoli importanti. Il Csm ha inoltre evidenziato che “il rapporto fiduciario tra il dott. Gubitosi e l’ambiente sociale del distretto di Potenza risulta marcatamente compromesso, in maniera non rimediabile. E tale compromissione del rapporto fiduciario è imputabile sia a comportamenti volontari del dott. Gubitosi sia ad altre circostanze esterne”. Adesso toccherà alla Terza Commissione individuare la nuova sede giudiziaria da assegnare al giudice Gubitosi.