Si è tenuto ieri, presso la sede della Provincia di Potenza, il convegno Svimar sull’ammodernamento della rete ferroviaria di collegamento all’Alta Velocità, aperto da un intervento del Presidente della Provincia Christian Giordano dal quale è emersa in tutta la sua drammaticità la complessa situazione delle infrastrutture lucane.
“La nostra regione ha sicuramente diritto ad una vera Alta Velocità e la politica deve attivarsi per favorire investimenti infrastrutturali importanti. Le infrastrutture di collegamento necessitano di azioni di sostegno serie e di scelte politiche lungimiranti. Oggi la politica deve assumersi la propria responsabilità e provare a garantire la realizzazione di infrastrutture di collegamento più funzionali. Il PNRR doveva garantire proprio questo per arginare con i suoi interventi quello che è il fenomeno più diffuso e cioè quello dello spopolamento e io – ha affermato il Presidente Giordano – sono qui per dare il mio contributo“.
All’incontro erano presenti anche due rappresentanti dei Comuni del Vallo di Diano, il vicesindaco di Polla Giuseppe Curcio e il sindaco di Buonabitacolo Giancarlo Guercio. Presenti per il Potentino pochissimi primi cittadini, mentre era in aula l’assessore regionale ai Trasporti, Dina Sileo.
In un vecchio progetto di RFI era prevista una bretella di collegamento tra Potenza e il tracciato AV Salerno-Romagnano-Buonabitacolo, bypassando la linea Romagnano-Potenza che è particolarmente impervio risultare funzionale ad un collegamento ferroviario veloce. La Basilicata, dunque, rischia di restare fuori da importanti progetti infrastrutturali voluti dall’Europa.
“Il campanilismo non aiuta i nostri territori e il Mezzogiorno – ha dichiarato il vicesindaco di Polla, Giuseppe Curcio -. Quest’opera non porta opportunità e dignità solo al Vallo di Diano, ma a tutto il Mezzogiorno. Bisogna approcciarsi con spirito produttivo, assoluta apertura e zero ostruzionismo. La politica deve aprirsi a prescindere dagli interessi territoriali e rendere le strade spianate affinchè l’opera venga realizzata nel più breve tempo possibile. Sono lavori che rientrano nel Corridoio Oslo-Palermo. Oggi in Val di Susa ci sono ancora sindaci che si schierano contro la TAV: evitiamo di ripetere quelle bruttissime esperienze“.