Vendita di titoli di studio falsificati, due persone finiscono ai domiciliari a Potenza.
I Finanzieri del Comando Provinciale di Potenza hanno dato esecuzione all’ordinanza, disposta dal GIP di Potenza, per contraffazione di attestazioni formative e certificazioni scolastiche. I due avrebbero arrecato un danno patrimoniale astratto alla Pubblica Amministrazione e all’efficienza didattica del Sistema Scuola nazionale.
La decisione è arrivata all’esito dell’interrogatorio preventivo previsto dalla recentissima riforma “Nordio” del Codice di Procedura Penale e trova le basi nella gravità delle condotte attuate e in un solido quadro probatorio ricostruito dalla Polizia Giudiziaria ed evidenziato dal pm inquirente.
L’operazione condotta dalle Fiamme gialle del capoluogo lucano ha riguardato alcune persone che avrebbero prodotto e poi messo in vendita attestazioni scolastiche, apparentemente rilasciate da note università, soprattutto telematiche, e da Enti di formazione regolarmente autorizzati dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, senza che vi fosse stato nella maggior parte dei casi l’effettivo svolgimento dei relativi corsi e il sostenimento degli esami di valutazione.
Le indagini hanno accertato che oltre 170 persone del potentino hanno ottenuto falsi titoli attestanti il conseguimento di abilitazioni, qualifiche professionali o certificazioni.
Semplicissimo il modus operandi: ricorrendo alle abilità grafiche di un professionista veniva preso un titolo originale e si procedeva con l’integrale riproduzione nelle sue caratteristiche essenziali variandone, ovviamente, i soli dati anagrafici dello studente. Emblematico è il caso di una certificazione di conoscenza della lingua inglese utilizzata come schema e riprodotta in numerosi esemplari. E’ risultato così che varie decine di candidati avessero conseguito il titolo, contraddistinto da un unico numero identificativo, nella stessa data e ottenendo gli stessi risultati di valutazione degli esami sostenuti.
Le attività investigative hanno acquisito gravi indizi nei confronti di Antonella Sibio che avrebbe promosso i fittizi corsi e il rilascio dei titoli scolastici/attestazioni (certificati di livello di conoscenza di lingue straniere, attestati di superamento di corsi professionali, diplomi di istruzione secondaria) che risultano con certezza contraffatti e di Canio Carlo Gerardi che secondo la ricostruzione investigativa sarebbe il grafico incaricato di riprodurre i documenti falsificati. Questi titoli erano utilizzati essenzialmente da docenti in procinto di presentare o aggiornare il proprio curriculum da presentare prevalentemente a Enti scolastici per accedere ai posti di insegnante. Ovviamente la ricostruzione è soggetta a verifica giudiziale essendo gli indagati presunti innocenti fino alla sentenza di condanna definitiva.
Le attività di Polizia Giudiziaria sono state affiancate dalla raccolta di prove digitali e telefoniche dalle quali è stato possibile individuare 176 destinatari dei documenti e rilevare la realizzazione grafica di 339 titoli formativi ritenuti falsi, di cui una significativa parte sequestrati. Nei confronti degli indagati principali, in attesa di giudizio definitivo, vige la presunzione di innocenza.