Le associazioni aderenti ad ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), con capofila il gruppo GOPI di Caggiano, hanno ottenuto dal TAR di Salerno la sospensiva del Bando per l’affidamento delle postazioni 118 grazie al ricorso presentato dall’avvocato Dario Gioia di Salerno.
Il TAR ha fissato in via precauzionale la sospensiva del Bando sino all’udienza che si terrà il 21 novembre presso il Palazzo di Giustizia di Salerno. Il Gruppo ANPAS con Capofila GOPI di Caggiano aveva partecipato al Bando di Gara per l’assegnazione delle postazioni 118 precisamente per il lotto 13. E’ stato rimarcato sin dall’inizio il ruolo centrale territoriale che riveste il volontariato ANPAS nell’area a sud di Salerno, soprattutto come protagonisti di tante attività rivolte alla protezione civile, al sanitario e quindi fondamentali anche nella gestione del servizio di emergenza-urgenza.
L’ASL di Salerno, dopo l’attivazione del soccorso istruttorio, aveva escluso dal bando di gara ingiustamente le Associazioni ANPAS per una interpretazione errata dei leasing operativi relativi all’uso dei mezzi di soccorso. Attesa la manifesta erroneità dell’esclusione, il Gruppo ANPAS ha inoltrato al TAR un ricorso, evidenziando non solo l’errore di fatto ma anche l’assoluta idoneità della documentazione prodotta sia in sede di gara che in riscontro al soccorso istruttorio.
“Oggi è una giornata importante per le nostre organizzazioni di volontariato aderenti al gruppo di ANPAS e non solo, – ha dichiarato il gruppo dirigente di ANPAS – in quanto il TAR in via precauzionale ha sospeso il bando indetto per l’affido del 118 in tutta la provincia di Salerno, riconoscendo ufficialmente l’importanza del volontariato e l’opera che svolge nei nostri territori. Siamo fiduciosi, anche grazie all’egregio lavoro svolto dall’Avv. Gioia, che l’Azienda Sanitaria attribuisca alle associazioni di volontariato quel ruolo già riconosciuto dalla legge 106 (riforma del terzo settore), grazie all’art 57, e si possa immaginare un’assegnazione diretta dei servizi complessi dedicati al 118, evitando il paragone tra chi opera nei principi della solidarietà e chi svolge questa attività come professione lavorativa”.
– Chiara Di Miele –