Si è svolto questa mattina, presso l’Aula Consiliare “Santa Chiara” di Polla, l’incontro per la presentazione dei primi obiettivi e delle attività prioritarie della Fondazione “Luigi Curto Onlus”, fondata da Carmelo Bufano.
Durante l’evento si sono registrati gli interventi di Sebastiano Tanzola, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro, Carmelo Bufano, Presidente Onorario della Fondazione, don Vincenzo Gallo, Presidente della Fondazione e Rocco Giuliano, sindaco di Polla.
“Una delle motivazioni che ci ha spinto a creare la Fondazione è il diritto del cittadino a ricevere le cure nel proprio territorio di residenza – ha affermato Carmelo Bufano – Tanti i paesi del nostro comprensorio che sono coinvolti nel progetto, nelle persone dei componenti della fondazione, quindi geograficamente l’unità di questa fondazione è sintomo della speranza che il territorio diventi sempre più un’unica entità“.
Critico sull’argomento dell’unità il sindaco Rocco Giuliano, che durante il dibattito si è soffermato sulle difficoltà che si trovano ad affrontare le istituzioni per mantenere alte le prestazioni dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla: “Spesso mi ritrovo da solo a far sentire le nostre ragioni a livello regionale e nazionale, perchè nell’ambito della Regione Campania il Vallo di Diano rappresenta solo uno dei territori portati all’attenzione dell’intera regione, per questo motivo dovremmo essere più uniti. Da questo punto di vista, la Fondazione può rappresentare un’occasione per migliorare la situazione“.
I primi obiettivi della Fondazione sono stati delineati da don Vincenzo Gallo: “Innanzitutto una finalità che riguarda purtroppo la sfera tumorale. Vogliamo mettere a punto una statistica dettagliata sulla quantità e tipologia di tumori diagnosticati nel Vallo di Diano e per fare questo coinvolgeremo tutti i medici di base. Inoltre, analizzeremo l’acqua e i terreni del nostro territorio per capire con maggiore precisione quali sono le criticità che ci troviamo ad affrontare, ma tanti saranno i progetti e gli obiettivi che metteremo in campo con la Fondazione“.
– Maria De Paola –