Il Comitato Uniti per la Rinascita dell’Ospedale Polla-Sant’Arsenio (C.U.R.O.) comunica la chiusura della raccolta firme che avverrà domani, martedì 12 gennaio. Verrà, infatti, allestito un banchetto nell’atrio dell’ospedale “Luigi Curto” a partire dalle 8.00 fino alle 20.00.
La scelta di chiudere la raccolta firme lì, proprio dove tre mesi fa è iniziata l’avventura del C.U.R.O.,non è stata casuale. Difatti, dopo essere stati presenti in innumerevoli piazze in tutto il territorio valdianese e nel suo hinterland (Auletta, Pertosa, Polla, Sant’Arsenio, Atena Lucana, Sala Consilina, Teggiano, Sassano, Montesano S/M, Buonabitacolo, Scario, Brienza), ha ritenuto necessario rendere nuovamente protagonista la struttura ospedaliera pollese. In tre mesi il novello comitato è stato capace non solo di accendere i riflettori sul reale pericolo che il servizio immuno-trasfusionale (SIT) di Polla venisse depotenziato in una mera unità di raccolta (in riferimento ai decreti commissariali n. 42 del 04/07/2014 e n. 50 del 16/07/2014), ma anche sul continuo ed increscioso depotenziamento che il presidio ospedaliero sta subendo oramai da anni.
“Abbiamo notato – dicono dal comitato – come, tuttavia, il nosocomio valdianese sia ancora un importante punto di riferimento per chiunque si muova da sud verso nord (o viceversa) sul nostro stivale oppure chi dalla Puglia o dalla Lucania voglia raggiungere la Campania. Un depauperamento quindi, che apporterebbe seri risvolti negativi, data la vicinanza ad una delle arterie autostradali più importanti d’Italia, l’A3, all’intero contesto nazionale”.
“Depauperamento, ahinoi, – continuano – che in questi mesi abbiamo potuto constatare attivamente sull’intero territorio sia nei servizi che nelle strutture. Toccando con mano altre importanti criticità di questa terra (la questione delle trivellazioni petrolifere, delle antenne, della centrale Terna oppure delle precarie condizioni di mobilità sulle strade interne del Cilento e del basso Tanagro), facendo sì che il nostro percorso si diramasse su più fronti tessendo giorno dopo giorno una fitta rete che ha raccolto consensi, aiuti concreti, collaborazioni ed elogi dai quali abbiamo saputo trarre sempre nuovi spunti positivi, mai dimenticando che il Comitato e che la sua petizione fossero soltanto una strada “a scorrimento veloce” per far arrivare l’eco dei disagi e delle proteste da una intera popolazione direttamente a Palazzo Santa Lucia a Napoli“.
“Ad un passo dalla fine del nostro percorso – concludono i membri del comitato C.U.R.O.- sentiamo il bisogno di invitare nuovamente chi non abbia, ancora, apposto la propria firma sulle griglie della nostra petizione a farlo martedì, affinché per la prima volta la gente del Vallo di Diano possa scrivere di suo proprio pugno una piccola vittoria ottenuta nella pagine della nostra storia“.
– redazione –