Un altro tentativo di truffa ai danni di ignari passanti si è consumato nei pressi dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla dove, giovedì sera, un medico in pensione è stato avvicinato da un giovane proprio mentre si trovava a pochi metri dalla struttura sanitaria.
Il giovane si è presentato al medico come il figlio di un primario in servizio presso il “Curto”, dicendo anche di aver bisogno di aiuto e chiedendo la somma di 200 euro. Quella che l’impostore aveva individuato come una possibile vittima, però, non è cascata nel tranello. Il medico pensionato, infatti, ha tirato fuori dalla tasca il suo telefono cellulare e, dicendo di essere amico del primario, lo ha chiamato e gli ha chiesto dove fosse in quel momento il figlio. Il primario ha risposto all’amico dicendo che il figlio era fuori zona e, mentre i due parlavano a telefono, il giovane truffaldino, accortosi che le cose si stavano mettendo male, si è allontanato salendo a bordo di un’auto alla cui guida c’era una seconda persona.
Il primario, venuto a conoscenza del fatto che uno sconosciuto avesse speso il nome di suo figlio per cercare del denaro, si è subito recato presso la Stazione Carabinieri di Polla per sporgere una denuncia in autotutela.
Nella stessa serata sono stati segnalati altri due tentativi simili. Un uomo è stato avvicinato da un ragazzo sceso da una Fiat 500 L di colore bianco che si è spacciato per un vecchio conoscente di famiglia e un infermiere, alla fine del turno in ospedale, è stato avvicinato dallo stesso ragazzo che si è presentato come il figlio di un medico del “Curto” in pensione.
In tutti questi casi ricorre, dunque, questa figura maschile, di bell’aspetto e di giovane età, che pare conoscere una serie di informazioni e di nominativi tali da poter trarre in inganno qualche malcapitato. Il consiglio delle Forze dell’Ordine è quello di non lasciarsi abbindolare da persone sconosciute incontrate per strada e, soprattutto, di non elargire in nessun caso del denaro.
– Chiara Di Miele –
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