Febbraio 2, 2025

3 thoughts on “Polla: sul Monumento ai Caduti “l’albero della discordia”

  1. Ai Caduti della 1.a guerra mondiale

    Viveva nel fango,
    quell’uomo,
    chiuso nella sua pelle,
    tremante sotto il mantello,
    al soffocato pianto
    del ferito morente.

    Ombra vagante
    di bestia vorace,
    si acquattava,
    si scagliava,
    strisciava,
    sbranava
    nel buio del senno,
    al fragore di bombe,
    all’urlo tagliente,
    ultimo segno di vita,
    dell’amico fratello.

    Sulla purpurea neve
    posava il suo corpo,
    quell’uomo,
    e, stremato,
    spingeva il guardo alle stelle
    e,
    nel suo solingo pensare,
    lasciava che l’onda
    di mare funesto,
    lo cullasse tra i vivi,
    lo spingesse al camino
    di casa lontana,
    al calore del vergineo talamo,
    al sapore salato
    del sudore colato,
    al richiamo sferzante
    di dolcissima madre,
    ai canti d’amore
    sotto la luna.

    Improvviso s’illumina,
    il cielo,
    sotto le stelle:
    scoppi,
    grida,
    comandi,
    lamenti,
    con satanico ghigno,
    dicon di follia,
    di morte,
    di guerra ….

    Non tronco bruciato
    a divenire brace
    e innocua cenere calpestata…
    Prole, Egli era, dell’italica Terra,
    erto gigante ad affrontare il Fato…
    Egli era un Uomo…
    E non più tremava sotto il mantello,
    Non più sognava all’occhieggiar di stelle…

    Si ergeva fiero,
    fiammante d’italico valore
    e scudo faceva
    col suo corpo gramo
    all’assalto furente
    del nemico arrogante.

    Sulle pietre taglienti,
    sulla neve accogliente,
    scriveva,
    poi,
    col suo sangue bollente,
    frasi d’amore,
    di dolore,
    di valore…

    Ora,
    noi virgulti di quercia sì grande,
    figli grati nel torrente del tempo,
    le leggiamo nel vento,
    le rosse parole di sangue,
    e sui monti,
    e nei frali cuori
    che restano scrigni eterni
    a custodire perle
    d’imperituro valore.

    Mario Senatore

    Tratta dal libro di poesie “Realtà del Sogno”
    dello stesso Autore.
    E-MAIL: masenatore@yahoo.it

    P. S.
    Creare qell'”addobbo” è sicuramente stato un atto improvvido ed intempestivo ma non voglio credere che ci sia stata malafede.
    Secondo me è solo grettezza d’animo, che va sanata con uno scuotimento culturale mirante al risveglio della sensibilità per il bello, il riguardoso, il buongusto (e non per il pacchiano).
    Più che condannare, va dato aiuto a non sbagliare.

    Mario Senatore

  2. che Polla sia ormai un paese allo sbando sia dal punto di vista ambientale che socio culturale è un dato di fatto da un paio di decenni, però devo dire che ci si sta impegnando tantissimo a fare in modo che ci si superi ogni giorno.
    Trovo scandalosa la scelta dal punto di vista “decorativo” ed è a dir poco indecente l’aver utilizzato la statua di un giovane soldato della Grande Guerra per riempirlo di lucine di dubbia bellezza.
    E’ un monumento alla memoria dei nostri caduti in guerra, peraltro di circa cent’anni, e non un palo della luce.
    E cari sindaco ed assessori vari, se non date voi l’esempio per il rispetto dei nostri monumenti, della nostra storia e del nostro patrimonio culturale, come poi pretendete che i giovani siano rispettosi verso tutto cio’?
    Ci sarebbe davvero da ridere e da mandarvi in TV alla Corrida, ma purtroppo c’è solo da esser tristi nel vedere il nostro amato paese sempre più in degrado e distrutto da voi per primi.
    Buone Feste.

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