“L’umanità deve porre fine alla guerra o la guerra porrà fine all’umanità” recita uno dei tanti cartelloni tenuti in mano ieri sera dai cittadini che hanno preso parte alla fiaccolata per la pace in Ucraina organizzata a Polla dall’Amministrazione comunale e dalle parrocchie.
Tanti adulti ma anche bambini, dopo la Santa Messa nella chiesa del Cristo Re, si sono riuniti in Piazza Monsignor Antonio Forte per esprimere sostegno e vicinanza alla popolazione ucraina presente nel Vallo di Diano e dire NO alla guerra. Le bandiere dell’Ucraina e della Pace sono state sventolate dagli ucraini che con gli occhi gonfi di lacrime hanno assistito agli spettacoli dai piccoli alunni dell’Istituto “Santa Teresa del Bambino Gesù” e alle preghiere recitate dai parroci. Una ragazza ha letto una poesia nella sua lingua ed anche uno dei bambini ha contribuito leggendo un pensiero su ciò che sta succedendo nel suo Paese.
Presente alla manifestazione anche Olga, ucraina che aveva vissuto per 6 anni a Polla e che pochi mesi fa aveva deciso di ritornare a Ivano-Frankivs’k. Olga ha fatto rientro con il suo bambino lunedì sera dopo diversi giorni di viaggio. “E’ stato il viaggio più duro della mia vita, sono partita sabato. Non so più che giorno è oggi, sono solo in pensiero per la mia famiglia. Non si sa cosa ci aspetta – racconta – L’Ucraina non si vuole arrendere ed è giusto così. Non è normale nel 2022 lanciare bombe e sparare sui civili. Dovete sapere infatti che non sganciano bombe solo sulle basi militari, come avevano dichiarato, ma è una guerra senza regole. Sparano ai civili, ai bambini e alle donne dentro le loro case. La situazione è molto grave però stiamo combattendo. Lì sono rimasti mio marito e tutta la mia famiglia”.
“E’ un segno che la comunità di Polla ha voluto dare al popolo ucraino – sottolinea il sindaco Massimo Loviso – Il nostro paese si onora di poter ospitare 60 cittadini ucraini. Anche con la loro presenza stiamo cercando di costruire una comunità che sia solidale e abbia dei valori di fraternità. La solidarietà e la fraternità sono valori che abbiamo conosciuto e che negli ultimi due anni abbiamo vissuto sia per la pandemia sia per questa prova che sta affrontando il popolo ucraino”.
Il sindaco e l’assessore Rossella Isoldi hanno ringraziato quanti hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, soprattutto i parroci don Antonio Calandriello, don Donato Romano e don Luigi Terranova. Oltre alla raccolta di farmaci e presidi sanitari, nelle farmacie cittadine verrà anche attivato un conto per aiutare i cittadini dell’Ucraina e l’Amministrazione è già in contatto con l’Ambasciata.
Ai microfoni di Ondanews le testimonianze di chi sta vivendo in prima persona gli eventi drammatici di queste ore.