Un commovente silenzio che ha lasciato spazio a ricordi e preghiere ha accompagnato ieri, lungo le strade di Polla, la fiaccolata in memoria di Terenzio Volonnino e Vittorio Isoldi.
Era il 17 settembre dello scorso anno quando i due amici, di 23 e 29 anni, che viaggiavano a bordo di una Fiat 500 sono rimasti coinvolti in un tragico incidente avvenuto lungo la Strada Provinciale Teggiano-Polla. Lo scontro fu fatale e Terenzio e Vittorio persero la vita.
Il corteo con fiaccole e palloncini si è mosso dalla chiesa di San Vincenzo fino ad arrivare alla parrocchia del Cristo Re dove si è tenuta una Santa Messa in suffragio dei due giovani.
“Il vostro legame non avrà mai fine. Questo è solo un arrivederci” sono le parole impresse sullo striscione che capeggiava la fiaccolata con in testa i fratelli, la sorella ed i genitori di Terenzio e Vittorio ed al seguito una folta presenza di amici, familiari e colleghi dei due giovani pollesi stimati e benvoluti dall’intera comunità. Tra i presenti anche il vicesindaco Giuseppe Curcio e l’assessore Federica Mignoli, oltre alla Polizia Municipale ed all’Associazione Volontari Polla.
All’arrivo in chiesa sono stati liberati in cielo numerosi palloncini bianchi accompagnati da un lungo ed emozionante applauso.
“Anche se tante volte si ha difficoltà a comprendere la compassione e l’amore dobbiamo ricordare che Gesù ci ha amato – ha annunciato padre Raffaele durante la Santa Messa -. Il Signore ci ricorda di giungere nel profondo del nostro cuore: il segno della presenza di tutti voi è sicuramente sinonimo di amore, di misericordia. Accompagnate un percorso per il quale non ci sono parole, seppur vorrei trovarne tante. Il dolore che vi trafigge il cuore sia accompagnato dalla misericordia. Tutti ci chiediamo perché accadono eventi tragici, il Signore invece ci invita a sentire l’amore che ci dona. Possa il dolore di questo tempo essere feritoia dell’amore di Dio che vi dona luce nel vostro cammino in questo momento di buio”.
“Terenzio e Vittorio vivono nell’eternità di Dio – ha aggiunto don Antonio Calandriello -. Loro vivono nel bene e nei ricordi che questa comunità ha per loro. La commossa partecipazione della comunità ne è dimostrazione. Siamo uniti in preghiera affinché tragedie immani come questa non accadano più”.
Numerosi sono stati anche i pensieri ed i messaggi di quanti erano legati ai due giovani: “Se solo una chiamata, un cambio di programma fossero bastati a cambiare tutto questo” e “ci sono cose che ti sono rimaste incastrate dentro ed anche se il tempo passa rimangono lì a farti male. Il tempo non cancella il dolore, semplicemente lo allevia custodendo il suo ricordo” sono solo alcuni di questi.
Terenzio e Vittorio erano legati da una forte passione per i motori, ma le loro affinità erano anche caratteriali: riservati, di buon cuore, umili. Il vuoto che i due hanno lasciato nella comunità pollese e in quanti gli hanno voluto bene è incolmabile, ma i ricordi e l’affetto che hanno lasciato nelle menti e nei cuori di tutti faranno sì che mai saranno dimenticati.