Il Comune di Polla ignora ripetutamente le richieste del TAR, i giudici sono costretti, con una ordinanza, a ricorrere al Prefetto per chiedere la nomina di un Funzionario verificatore per accedere agli atti necessari per poter dirimere una controversia legata all’assegnazione di un lotto dell’area PIP. Il TAR ha disposto che il Comune versi al verificatore la somma di 500 Euro quale anticipo sul compenso che gli spetterà.
La vicenda è iniziata nel 2005 con la richiesta da parte di una imprenditrice dell’assegnazione di un lotto dell’area PIP. Nel 2007 la Giunta Comunale assegna il lotto e la richiedente versa al Comune come anticipo la somma di 26.179 Euro. Nel 2013 l’imprenditrice non ha ancora la disponibilità del lotto e i giudici chiedono al Comune quali siano i motivi ostativi alla cessione, ma non arriva risposta. Nel 2014 il TAR con una ordinanza chiede al Comune di inviare entro 60 giorni “una documentata relazione di chiarimenti segnalando le ragioni del mancato trasferimento in proprietà, alla ricorrente, del lotto, alla medesima assegnato”. Passano i 60 giorni ma i chiarimenti non arrivano, il TAR concede altri 30 giorni, ma inutilmente.
I giudici nell’ordinanza definiscono “inspiegabile” l’inerzia del Comune ed essendo impossibilitati a decidere sul ricorso a causa della mancanza della documentazione hanno chiesto al Prefetto di nominare un verificatore per fare chiarezza sul perchè dell’inerzia del comune.
– Erminio Cioffi –
Condannate il Comune di Polla a risarcire il doppio della somma…
Vergogna !!!!
……… Diciamo in effetti cioè ………. Sign Giuliano anzi dottor ma cosa combini !!!!!!!
Sì può sapere quale dovrebbe essere l’attività produttiva da far nascere? Grazie mille.