Polla e Bielorussia insieme per un progetto di solidarietà a favore dei bambini dell’Europa orientale, colpiti dal disastro Chernobyl.
Con questo scopo, ieri, nel Santuario di Sant’Antonio a Polla, l’Associazione “Gruppo Accoglienza Bambini Bielorussia onlus” ha dato vita ad un incontro tra famiglie e numerosi bambini bielorussi tra i 6 e 18 anni, in Italia per un progetto di risanamento che ha visto i ragazzi impegnati in attività ludiche e didattiche finalizzate all’integrazione.
Numerose le aree italiane interessate da iniziative come queste: l’Associazione ha sede a Modugno, in provincia di Bari ma opera da 20 anni in molte regioni. “Polla ha sposato il progetto da subito e negli anni il gruppo presente in zona ha raccolto sempre più famiglie disposte ad accogliere i minori per un percorso di crescita e di scolarizzazione – ci racconta Francesco Bia, Presidente dell’Associazione – da questo avvicinamento sono nate molte adozioni o comunque rapporti di continuità tra le due nazioni per un bene comune”.
Quelli accolti a Polla sono i “figli” della centrale Chernobyl che dal 1986, anno dell’esplosione del reattore, sta continuando a provocare seri problemi alla salute e alla catena alimentare dei suoi abitanti, contaminati dal cesio.
Numerosi studi hanno dimostrato che tenendo i bambini fuori dalla aree contaminate per un periodo li aiuta a ristabilire un certo benessere, abbassando le probabilità di ammalarsi di patologie legate alla tiroide e al sangue. In Italia il “Gruppo Accoglienza Bambini Bielorussia onlus” organizza circa tre permanenze all’anno, due volte durante il periodo estivo e una volta d’inverno e questi contatti, nel tempo, hanno garantito un alto numero di adozioni.
– Tania Tamburro –