Agitazione tra i commercianti di Polla a causa della tassa sulla pubblicità. In questi giorni, infatti, la So.ge.t. S.p.a., ditta che si occupa della riscossione di imposte comunali, ha recapitato agli esercenti cartelle esattoriali inerenti il pagamento della tassa sulle pubblicità presenti nelle attività commerciali che hanno riscontrato, però, diverse irregolarità.
“A seguito di diverse segnalazioni pervenute sulle richieste di pagamento della pubblicità sulle insegne, questa mattina ci siamo recati presso gli uffici della società Soget – fa sapere Teresa Calvino, del gruppo Polla Possibile – Presenti numerosi esercenti, i quali hanno segnalato molte anomalie. La situazione non è chiara, pertanto abbiamo richiesto un incontro immediato con i dirigenti e gli amministratori comunali, a riprova della nostra volontà di risolvere il problema in maniera celere e definitiva nei luoghi appositi”.
“E’ intenzione dei commercianti pollesi produrre un’unica istanza – continua Calvino – e incontrare, nel più breve tempo possibile, i dirigenti della società e gli amministratori comunali in modo da rilevare varie difformità. Noi di Polla Possibile riteniamo che il commercio a Polla, già seriamente compromesso dai pesanti tributi, non possa essere ulteriormente tassato onde evitare la chiusura definitiva dei piccoli e diversi esercenti”.
“E’ stato richiesto un incontro con i Responsabili della So.ge.t S.p.a. per affrontare le problematiche emerse – fa sapere l’Amministrazione guidata dal sindaco Rocco Giuliano – la cui data sarà pubblicizzata a breve. E’necessario precisare che l’incontro in programma tra l’Amministrazione Comunale, La Società Concessionaria e gli utenti rappresenterà l’occasione per dirimere ogni questione e fare chiarezza sulle problematiche lamentate, evidenziando che ogni forma di tassazione è in ogni caso stabilita dalla legge. Ciò al fine di evitare le inutili strumentalizzazioni che in queste ore alcuni cittadini stanno fomentando, in particolare sui social network, speculazioni e offese che questa Amministrazione stigmatizza nella maniera più ferma, ribadendo al contrario la propria consueta apertura a qualsivoglia confronto civile e democratico“.
– Mariarita Cupersito –