
Continua a tenere banco a Teggiano la polemica innescatasi dopo la richiesta di dimissioni del consigliere comunale Giuseppe Forlano espressa dagli esponenti della LEGA-Vallo di Diano e scaturita da un commento dell’amministratore ad un post su Facebook nel quale avrebbe accusato i simpatizzanti del partito guidato da Matteo Salvini di aver sporcato le strade di Teggiano prima di pulirle.
E mentre lo stesso Forlano ha rispedito la richiesta di dimissioni al mittente, specificando che “le dimissioni vanno chieste a chi resta inerte” ed esprimendo il proprio “plauso agli esponenti leghisti che, pur non essendo di Teggiano, hanno dato il buon esempio”, un cittadino teggianese, Antonio Mazza, si è espresso in merito alla vicenda, associandosi alla richiesta di dimissioni rivolta al consigliere dell’Amministrazione Di Candia. “Giuseppe Forlano – sottolinea Mazza – non più tardi di ieri accusava il gruppo LEGA-Vallo di Diano di imbrattare le strade, salvo poi fare retromarcia ed applaudirli dopo che gli stessi ne avevano chiesto le dimissioni, oggi cerca un nuovo capro espiatorio individuando nel sottoscritto il suo nuovo bersaglio, senza neanche avere il coraggio di fare nome e cognome. Quello che sta cercando di fare con arroganza è molto grave, per evitare che qualcuno disturbi il torpore che vive con i suoi compagni di riposo, per coprire incapacità amministrativa, disinteresse verso il territorio, vuole far passare un cittadino con un elevato senso civico, che ha dovuto più e più volte ripulire personalmente la strada in cui abita, che ha da tempo segnalato il degrado in cui stava cadendo il paese, che si vergogna di vivere in un paese imbrattato ovunque, come colui che vuol denigrare Teggiano“.
Mazza, che più volte ha denunciato l’abbandono di rifiuti sul territorio comunale, ricorda di aver fornito “prove tangibili e inequivocabili sullo stato del territorio” e, rivolgendosi a Forlano dice:”Chiuda Facebook e apra gli occhi, si guardi intorno al ‘suo’ centro storico e veda come è ridotto, il tutto nell’indifferenza di una compagine in stato soporoso. Le faccio notare anche che lo stesso cittadino che lei ‘disprezza’ è lo stesso che ieri sera vi ha segnalato ‘l’accensione dolosa di plastiche’ di cui lei ha parlato. Forse è più corretto dire che lo disprezza per il disturbo che arreca al suo sonno, ma andiamo oltre“.
E chiosa:”Consigliere Forlano mi associo alla richiesta di dimissioni fatta da più parti, ma soprattutto è il territorio che Le chiede di dimettersi, anche se dubito che questo possa avvenire, visto l’immane impegno profuso per raccattare quel posto“.
– Chiara Di Miele –
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