Continua senza sosta l’impegno del poeta padulese Mario Senatore, che con i suoi versi arricchisce sempre di più il panorama culturale nazionale.
Livio Nargi continua tenacemente, all’età di novantadue anni, a testimoniare e a divulgare i veri valori dell’antica Irpinia: fede, onestà, amicizia, solidarietà. Egli con entusiasmo prosegue nel coltivare gli interessi di sempre, tra cui la la scrittura, la promozione di iniziative miranti alla divulgazione della devozione alla Madonna delle Grazie venerata in Castelvetere sul Calore (la cui immagine era sistemata sulla scrivania di Giorgio La Pira), di attività produttive che offrano lavoro ai giovani, della promozione turistica del borgo medievale, di contatti ravvicinati, epistolari e telefonici con personalità di alto profilo morale, ecclesiastico, letterario, istituzionale, artistico.
In questo clima ha preso vita il progetto di pubblicare un libro di poesie, scritte dal poeta Mario Senatore, che riportasse esclusivamente composizioni riguardanti Castelvetere e la sua persona dal titolo “FERMENTI DI VITA E POESIA” –Livio Nargi e Castelvetere sul Calore – Liriche.
L’opera riporta la prefazione e la postfazione del prof. Francesco D’Episcopo, le note critiche del prof. Luigi Crescibene e della poetessa Maria Teresa Epifani Furno, con pensieri dell’Arcivescovo Metropolita emerito di Salerno-Campagna-Acerno Gerardo Pierro, dell’avv. Luigi Mazzella, Vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, tutti estimatori del poeta Senatore.
L’autore ha conosciuto questo “balsamo dell’anima” (come lo definisce felicemente il prof. Lucio Lanzetta – Presidente dell’Associazione Culturale “La Ripa” di Castelvetere), grazie al prof. D’Episcopo, nel gennaio del 2013.
Senatore ha apprezzato subito l’antica saggezza e la modernità del pensiero di Livio Nargi, unite ad umiltà e semplicità caratteriale. Si è stabilita subito una stima reciproca, che è sfociata, in breve, in una sincera e fraterna amicizia, tanto che Senatore si è innamorato di Castelvetere e Livio lo vede come un suo fratello.
Le poesie sono oltre sessanta, alternate da varie immagini che le arricchiscono ulteriormente.
La copertina e l’elegante sovraccoperta, a colori, impreziosiscono ulteriormente il volume grazie soprattutto all’opera che vi è riportata sopra, ossia una composizione pittorica creata appositamente dall’artista Salvatore Ceglia di Padula, meteore che, giungendo da ignoti mondi astrali, si immergono nel magma della vita, che, poi, per arcane forze, riemergono mutate in vele spinte dal vento dell’amicizia e navigano insieme verso la luce del sole.
“Questo libro è uno scrigno prezioso che custodisce profumo di più anime – ha commentato il poeta Senatore – E’ giunto il momento della sua apertura! E’ giunto il momento di godere del divino vento che sparge intorno”.
– Filomena Chiappardo –