Sono state riconsegnate ieri, in occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, le piastrine militari ritrovate sul Monte Circhio a Montecorvino Rovella dai tre amici appassionati di storia, Orlando Melillo, Corrado Curci e Giuseppe Gaeta, fondatori della pagina Fb “Esplorando la Campania tra storia, miti e leggende”. Tra queste anche la piastrina del soldato di Sassano Luigi Di Miele, che è stata ritirata dal figlio, il signor Giovanni, dalla figlia e dai nipoti.
La redazione di Ondanews a settembre aveva lanciato un appello per aiutare i ragazzi dell’associazione a ritrovare i familiari del giovane militare sassanese, ma anche di altri soldati i cui nomi sono incisi sulle numerose piastrine ritrovate nel corso di un’escursione. L’obiettivo finale di Orlando, Corrado e Giuseppe era quello di restituirle ai discendenti in occasione delle celebrazioni del 4 novembre. E così è stato.
Ieri a Montecorvino Rovella si è tenuta una lunga giornata di eventi organizzati dall’associazione “Esplorando la Campania” con il patrocinio del Comune. Insieme all’associazione “Avalanche 1943” e al museo “M.O.A.” di Eboli è stata allestita una mostra sull’Operation Avalanche condivise e armi della Seconda Guerra Mondiale ed uno spazio dedicato ai reperti rinvenuti sul Monte Circhio.
Inoltre si è tenuta una conferenza sul tema “Italia tra le due guerre”, con la proiezione di un video di una rassegna fotografica sulla visita del Principe Umberto II di Savoia a Montecorvino Rovella negli anni ‘30, a cura del dottor Lino Nicolino.
Ieri sera l’emozionante consegna delle piastrine militari ai familiari dei soldati ai quali l’associazione è riuscita a risalire. Oltre alla piastrina del soldato Di Miele di Sassano, sono state restituite quelle di Francesco Falcone di Laviano ritirata dal pronipote Michele, di Alfonso Parisi di Acerno ritirata dal nipote Angelo, di Angelo Morrone di San Cipriano Picentino ritirata dalla nipote Angelina. Presente alla cerimonia di riconsegna anche il sindaco di Montecorvino Rovella, Martino D’Onofrio.
– Chiara Di Miele –