“Ancora una volta, purtroppo, assistiamo ad un ennesimo episodio di sciacallaggio politico, come si evince dalle ultime notizie, apprese dalla stampa, riguardo alla situazione del Piano di Zona S10, e precisamente riguardo al mancato pagamento di circa quindici mensilità dei dipendenti delle cooperative che espletano il servizio di assistenza domiciliare agli anziani“. Queste le parole del Consigliere regionale Giovanni Fortunato in merito a quello che è ormai un problema che si trascina da mesi e che pesa sui dipendenti delle cooperative che, tramite il Piano di Zona, forniscono assistenza domiciliare.
“Sono altresì stupefatto dal fatto che alcuni politici locali solo oggi si preoccupano dei mancati pagamenti dei lavoratori che sfruttati all’osso e per poche centinaia di euro come premio non vengono pagati con regolarità da tempo – lamenta Fortunato – Ma si sa, non è mai troppo tardi! Il tutto mi sembra strumentale e di politica occasionale tenuto conto dell’imminente appuntamento elettorale“.
“Io, interlocutore diretto regionale, sollecitato dal Sindaco di Polla, Atena Lucana e alcuni ex amministratori di rilievo, mi sono fatto interlocutore della problematica mettendomi in contatto con la responsabile del settore Dr.ssa Romano che mi ha dato rassicurazioni sui pagamenti delle determine di settore n. 58/59/60 c.a. – spiega ancora Fortunato – Provvederò, quanto prima, alla verifica del pagamento reale dei lavoratori non solo di cinque o sei mensilità, ma di tutti gli stipendi arretrati, con un arretrato massimo di tre mensilità, così come previsto dai regolamenti contrattuali“.
Giovanni Fortunato approfondisce poi la questione, analizzando l’attuale situazione del Piano di Zona S10 che, come spiega il consigliere regionale di Santa Marina, “non ha un bilancio autonomo dal Comune Capofila di Sala Consilina, ragion per cui non si riesce a monitorare la gestione dei soldi versati dalla Regione Campania per i servizi sociali“.
“I Comuni non pagano le compartecipazioni perché dall’Ufficio di Piano non vengono fatte le rendicondazioni – incalza Fortunato – Per quanto riguarda la gestione del servizio di assistenza domiciliare home care (INPDAP), questo viene pagato mensilmente dall’Ente previdenziale, ma i soldi vengono trattenuti dal Piano di Zona omettendo di pagare i dipendenti delle cooperative. Su tale problematica ho già presentato una proposta di modifica della legge e quanto prima provvederò a verificare da quanto tempo non vengono pagati gli stipendi ai dipendenti del Piano di Zona S10, soldi che, a mio avviso, si potrebbero dare ai Comuni per la gestione diretta dei servizi, risparmiando così risorse da investire solo ed esclusivamente sui servizi assistenziali“.
– redazione –