Preoccupa molto nel Vallo di Diano l’istanza “Monte Cavallo” presentata nuovamente nel dicembre scorso al Ministero dell’Ambiente dalla Shell S.p.A. per l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale riguardo al progetto di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in un’area localizzata tra la Basilicata e la Campania che coinvolgerebbe anche Padula, Sala Consilina, Montesano sulla Marcellana, Atena Lucana, Polla, Sant’Arsenio, Sassano e Teggiano.
A questo proposito il sindaco di Polla Rocco Giuliano ha provveduto ad inviare al Ministero dell’Ambiente le osservazioni critiche sull’istanza corredate da una richiesta di archiviazione e di svolgimento di un’inchiesta pubblica. Il primo cittadino pollese fa proprie le considerazioni critiche a firma del professor Franco Ortolani in relazione alla VIA relativa all’istanza “Monte Cavallo” e le propone al Ministero come considerazioni critiche e osservazioni dell’Amministrazione Comunale da lui guidata.
Nelle osservazioni Giuliano evidenza le “evidenti carenze” del progetto. “Il Ministero dell’Ambiente – scrive il sindaco di Polla – più volte ha permesso ai proponenti di presentare progetti incompleti e di apportarvi integrazioni e correzioni anche ad anni di distanza, in violazione dell’art. 26 comma 3 del D.Lgs.152/2006 e quindi fuori tempo massimo“.
Giuliano specifica infatti che “il termine per apportare integrazioni progettuali è quello, inderogabile, di 30 giorni dalla scadenza del termine per le osservazioni“.
“Questa – scrive Giuliano – è quantomeno la seconda volta che viene aperta una procedura VIA sull’istanza della Shell e che in passato si è consentito alla stessa di ritirare la richiesta di VIA dopo le osservazioni per poi fargliela ripresentare a distanza di mesi. Per questo motivo il progetto andava dichiarato improcedibile“. Giuliano e l’Amministrazione di Polla chiedono dunque al Ministero dell’Ambiente di attenersi al dettato legislativo e di non dare spazio a “siffatte pratiche dilatorie“, di archiviare la procedura e svolgere in proposito un’inchiesta pubblica.
– Chiara Di Miele –
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