Alessandro Bratti, Presidente della Commissione Bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, in una nota che segue alla presentazione di un’interpellanza urgente insieme ad altri 30 parlamentari dichiara che “la Basilicata, a fronte di introiti per 159 milioni, ha subìto un inquinamento dell’aria e delle falde acquifere preoccupante. L’avvio dell’attività di estrazione degli idrocarburi nell’Adriatico, nella migliore delle ipotesi, farà incassare allo stato italiano 70 milioni di nuove royalties all’anno per 20 anni, fino ad esaurimento delle riserve estraibili“.
“Chiedo al Governo di riconsiderare e quindi modificare, in tempi brevi, la Strategia Energetica Nazionale – afferma Bratti – promuovendo la produzione di energia da fonti rinnovabili e riducendo, al contempo, la produzione di energia da fonti fossili“.
“Dai dati del Ministero dello Sviluppo Economico – sottolinea l’esponente Pd – emerge che nel 2014 lo Stato italiano ha incassato 70 milioni e le regioni 182 milioni di euro di royalties dall’attività di estrazione di idrocarburi. Tenuto conto della richiesta di referendum abrogativo dell’art. 38 dello Sblocca Italia e dell’art. 35 del decreto Sviluppo depositata in Cassazione da dieci regioni italiane, chiedo al Governo di valutare la vantaggiosità della scelta fatta“.
Bratti chiede quindi al Governo “di sospendere le attività sia di esplorazione che di ricerca in zone ad elevato rischio sismico, vulcanico, tettonico, accertato, di non rilasciare autorizzazioni in zone di particolare ripopolamento ittico e in prossimità di aree di particolare interesse turistico, di promuovere una conferenza congiunta con i paesi che si affacciano sul mare Adriatico finalizzata all’adozione di criteri analoghi per tutelare le spiagge e i territori durante l’attività di prospezione e sfruttamento di giacimenti petroliferi offshore e di rivedere le procedure di ispezione e sondaggio di idrocarburi liquidi e gassosi in mare e in terra per rafforzare il ruolo degli enti locali e territoriali“.
– redazione –
La salute dei cittadini non ha prezzo.E poi ci preoccupiamo del consumo delle carni rosse,in compenso facciamo respirare ai cittadini veleni.
accipicchia non gli sfugge niente a questo qui, vero? a dir poco tempestivo nel percepire la pericolosità e la perversione di alcuni comportamenti…
sono fiducioso anche nella celeberrima sveltezza dello stato italiano che da circa 150 anni, costantemente e prontamente, riesce a trovare soluzioni equineeehm eque e a lungo termine.
poi, in fondo, sono solamente pochi anni che in basilicata uno sparuto gruppetto di persone lamenta l’anomala presenza di petrolio là dove non dovrebbe essercene…