“Il Sole 24 Ore“, soltanto un giorno fa, scriveva dei tagli agli investimenti da parte di Total e del giacimento petrolifero di Tempa Rossa, nell’alta valle del Sauro in Basilicata, tra le vittime del crollo del petrolio, perchè l’avviamento del progetto di sviluppo è stato rimandato alla fine di dicembre 2017.
I lavori per la realizzazione delle strutture del Centro Olio e delle condotte sono in corso e riguardano un’area di circa 242 mila metri quadrati (grande quasi come 33 campi di calcio) nei Comuni di Corleto Perticara e Guardia Perticara, a circa 1000 metri sul livello del mare. Total è titolare del 50% della “concessione Gorgoglione” insieme a Shell (25%) e Mitsui (25%).
“Il progetto aveva subito dei ritardi a seguito di significativi fenomeni franosi nel 2014 e Total ha messo in campo una speciale task force con l’obiettivo di completare i lavori di preparazione del sito nel 2015 e di consegnare le infrastrutture petrolifere nel 2017. – fanno sapere dalla compagnia petrolifera – Il progetto oggi procede ben in linea con tali obiettivi“.
Giunge la smentita anche da Maire Tecnimont (aggiudicataria nel 2012 del contratto per l’esecuzione delle attività di engineering, procurement, supply, construction and commissioning). “Con riferimento a recenti notizie di stampa circa presunte decisioni di rinvio dello sviluppo del giacimento petrolifero Tempa Rossa – fanno sapere – Maire Tecnimont, in linea con quanto riportato dalla stessa Total E&P Italia, conferma che il progetto Tempa Rossa prosegue senza interruzione, in linea con la programmazione già condivisa con il committente, che prevede il completamento dei lavori per dicembre 2017. Tale programmazione era già riflessa nei piani operativi delle società del gruppo Maire Tecnimont coinvolte nella realizzazione del progetto“.
Il Progetto Tempa Rossa consiste nello sviluppo dell’omonimo Centro Olio a Corleto Perticara di proprietà della J.V. Gorgoglione (Total , Shell e Mitsui appunto), dove il greggio verrà estratto e trattato. Solo in seguito verrà inviato alla raffineria di Taranto mediante l’oleodotto “Val d’Agri–Taranto” per lo stoccaggio e la spedizione via mare.
8 pozzi in tutto. L’area dove verrà realizzato il centro di stoccaggio GPL si trova invece a Guardia Perticara. Dal centro di trattamento oli gli idrocarburi estratti, convogliati tramite una rete di condotte interrate (pipeline), verranno trattati e separati nei diversi sottoprodotti (grezzo, gas combustibile, zolfo, GPL) e poi, a seconda del prodotto, spediti tramite canalizzazioni interrate. Quattro condotte per assicurare il trasporto del petrolio, gas metano, GPL e per importare l’acqua al centro di trattamento. Queste, partendo dal Centro, raggiungono il fondovalle del Sauro seguendo un tracciato di circa 8 km. Il petrolio verrà quindi trasportato fino all’oleodotto “Val d’Agri -Taranto”.
– Chiara Di Miele –