In seguito al dossier del Codacons Campania che richiama l’attenzione sugli “ecomostri” presenti nel territorio di competenza del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, definiti dalla stessa associazione a tutela dei consumatori un “esempio di mala gestio” dell’Ente stesso, il neo Presidente Tommaso Pellegrino ha celermente effettuato un sopralluogo nel territorio degli Alburni e, nel caso di specie, a Petina.
E’ qui, infatti, che il Codacons Campania ha segnalato l’ecomostro di Aresta, nato nel 2001 nella località in cui sorge anche l’Osservatorio Astronomico (unico sul territorio ma non funzionante), dietro concessione edilizia rilasciata dall’allora Direttore del Parco Nicoletti e sulla base dell’idea di costruire una struttura prefabbricata in legno lamellare da adibire a ricovero attrezzi dei Lavoratori Socialmente Utili. Struttura mai completata che, come mette in luce il dossier del Codacons, “è ancora lì a deturpare un paesaggio incantato che ora è, per decisione del Parco medesimo, riserva integrale“.
Pellegrino, in compagnia del sindaco di Petina Giovanni Zito e di alcuni tecnici del luogo, ha visitato località Aresta e ha confermato l’impegno da parte del Parco Nazionale nel “mettere subito in atto un progetto che porti all’abbattimento dell’ecomostro e che recuperi e valorizzi la struttura dell’Osservatorio rendendola più consona al contesto in cui sorge, affinchè diventi funzionale e punto d’attrazione anche per le scuole“.
Abbattere, quindi, riqualificando un’area di interessante pregio naturalistico. Questa la linea seguita dal neo Presidente, che annuncia:”Effettuerò un sopralluogo anche nei luoghi dove sorgono altri ‘ecomostri’ inseriti nel dossier e che ricadono nel territorio di competenza del Parco“. Tra questi il Centro Lontra di Aquara, in fase di completamento dal 2001, e l’Osservatorio della Fauna Migratoria a Centola-Palinuro per cui sono stati spesi 1.200.000 euro.
“Laddove ci sono delle anomalie e anche delle competenze del Parco – ci spiega il Presidente Pellegrino – è giusto intervenire e dare subito dei segnali, che partono dal rispetto della legalità e del territorio, princìpi ispiratori del Parco“.
– Chiara Di Miele –