In attesa dell’istituzione delle Zone di restrizione 1 e 2 nell’attuale Zona Infetta che interessa 17 comuni del Vallo di Diano e del Cilento, ovvero Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Sanza, Teggiano, Torraca, Tortorella e Valle dell’Angelo, è stata vietata l’attività venatoria.
La decisione è stata presa in ottemperanza dell’ordinanza n.1 del 26 maggio 2023 della Regione Campania.
Intanto secondo il “Piano Straordinario di catture, abbattimento e smaltimento dei cinghiali e Azioni Strategiche per l’Elaborazione dei Piani di Eradicazione della Peste Suina Africana” emanato dal Commissario Straordinario è previsto che entro il prossimo anno saranno prelevati circa 612.000 capi di bestiame, con un incremento degli abbattimenti di oltre il 96% rispetto agli scorsi anni.
La prima delle azioni strategiche previste nel Piano è la ricerca attiva di carcasse di animali infetti e il monitoraggio epidemiologico. La seconda prevede il depopolamento dei cinghiali, che oggi sono circa un milione e mezzo, tramite cattura e abbattimento, mirando al rafforzamento della filiera delle carni di questi animali, prevedendone in alcuni casi anche la destinazione benefica. La terza azione è l’applicazione di misure di biosicurezza negli allevamenti dei suini per evitare il diffondersi del virus. La quarta è il posizionamento di barriere preventive nell’ottica del contenimento delle popolazioni infette a protezione di territori ad alta densità di allevamenti intensivi. La quinta ed ultima prevede la messa a punto di metodi alternativi per il contenimento della specie, così da ottenere il depopolamento in maniera non cruenta.
Degli oltre 600.000 abbattimenti 113.000 devono essere effettuati solo in Toscana, 58.000 in Piemonte, 52.000 in Emilia Romagna, 48.000 nel Lazio, 44.000 in Umbria, 43.000 in Calabria, 42.000 in Liguria, 38.000 in Campania, 27.000 in Lombardia e Basilicata, 28.000 in Abruzzo, 13.400 in Veneto, 10.500 in Molise, 9.500 in Sicilia, 9.100 in Friuli Venezia Giulia, 4.000 in Puglia, 2.000 in Valle D’Aosta e 1.500 a Trento.
Non appena sarà emanata nuova ordinanza si comunicheranno tutte le deroghe ammissibili secondo l’ordinanza n. 5 del 24 Agosto 2023 del Commissario Straordinario per la Peste Suina Africana.
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