Musiche e dialetti diversi si fondono in un unico progetto artistico, con 75 artisti provenienti da tutto il mondo, per declinare il tema e l’aspirazione all’integrazione, culturale e sociale, prima che musicale. Partendo da un palco incastonato in un luogo meraviglioso, ancestrale e magico allo stesso tempo, quello delle Grotte di Pertosa-Auletta, primo rifugio dell’uomo primitivo contro le avversità e i pericoli e oggi simbolico rifugio della cultura e megafono della voglia di pace e di fratellanza.
E’ dedicata al tema “Integrazioni – incontri e incastri tra mondi musicali” la XXI edizione del “Negro Festival”, la rassegna nazionale di musica e cultura etnica che si apre domani, venerdì 16 settembre per proseguire fino a domenica 18 settembre. Una cornice naturale unica al mondo che ospiterà per tre giorni commistioni di generi e sonorità e fusioni tra mondi diversi e solo in teoria distanti, come il punk e il gospel, la melodia araba e quella Yiddish, la tarantella e i dj.
L’ampio programma dell’edizione 2016, organizzata dal Comune di Pertosa con la direzione artistica di Dario Zigiotto, si apre domani sera con la sezione Antrosuono alle 21.30 e Fiorenza Calogero con “Il pericolo dell’anima – Viaggio intorno alla tarantella”, in un mondo in cui la musica, il canto e la danza sono indissolubilmente legati gli uni agli altri, in un forte contesto di incastro tra differenze di una musica e di una danza tradizionale, le cui origini risalgono agli antichi riti dionisiaci e misterici diffusi nell’area del Mediterraneo. Sul palco principale alle ore 22.30 saliranno invece Sandro Joyeux & Hugolini, giovane protagonista della scena fiorentina, tra world music e dj, per poi passare il microfono alle “Stazioni lunari“, con Francesco Magnelli (ex Csi), Ginevra Di Marco, Stefano “Cisco” Belotti (ex Modena City Rambler), Carlos Paz e Ziad Trabelsi (due delle voci principali dell’Orchestra di Piazza Vittorio), Daniele Sepe e Peppe Voltarelli. In un viaggio nella tradizione popolare, gli artisti, su diverse pedane, interagiscono con Ginevra Di Marco e, tra di loro, in una fusione musicale che travalica stili e generi.
Alla musica d’autore e ai progetti artistici si unisce non la spettacolare scenografia delle Grotte di Pertosa-Auletta, con la possibilità di visite e speleo-trekking e l’occasione per gustare, in attesa dei concerti, i migliori prodotti tipici offerti dalla cucina locale, come il famosissimo Carciofo bianco, vera prelibatezza dell’area.
Oltre a prezzi vantaggiosi di accesso all’area spettacolo (5 euro per le prime due serate e ingresso gratuito per la serata di domenica), vanno in questa direzione anche i servizi di accoglienza che l’Amministrazione Comunale di Pertosa mette a disposizione, in particolare per i giovani, come il campeggio gratuito, attrezzato con servizi durante la durata del festival e le varie attività connesse di speleo-trekking.
– Chiara Di Miele –