Divieto di avvicinamento per uno stalker, che anche tramite Facebook, ha perseguitato per lungo tempo una nota professionista del posto.
I Carabinieri della Stazione di Teggiano, al comando del Capitano della Compagnia di Sala Consilina Davide Acquaviva, hanno dato esecuzione ad un provvedimento del Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Lagonegro Mariano Sorrentino che ha disposto il divieto di avvicinamento. A rendersi responsabile del reato di atti persecutori è stato un 22enne di Teggiano che aveva trasformato in un incubo la vita della donna. La vittima, infatti, è una stimata professionista, sposata e madre di figli, presa di mira dallo stalker che aveva addirittura creato un falso profilo della donna su Facebook, utilizzando sue foto veritiere e inducendo, pertanto, tantissimi suoi conoscenti ad accettare le richieste di amicizia inoltrate, ovviamente, a sua insaputa.
E così, per qualche settimana, sul falso profilo sono comparse addirittura oscenità di ogni tipo, con l’intento di offrire un’immagine completamente distorta della donna. I suoi avvocati, intanto, in breve tempo sono riusciti a far chiudere il falso profilo, anche se tutti coloro che avevano accettato l’amicizia richiesta su Facebook hanno immediatamente capito che quella donna, alla quale lo stalker attribuiva frasi compiacenti e volgari, non poteva giammai essere davvero quella che tutti conoscono, invece, nella realtà, come esempio di rettitudine, stimata e benvoluta da tutti sia come professionista che come persona.
Le indagini dei militari dell’Arma hanno, al termine di un lavoro complesso e laborioso, condotto all’individuazione dello stalker, accusato del reato di atti persecutori, continuati e reiterati, con divieto di avvicinamento alla parte offesa ed ai suoi familiari. Il giovane colpito dal provvedimento del GIP è difeso dall’avvocato Alarindo Cesareo del Foro di Lagonegro.
– redazione –