Il sindaco di Bella, Leonardo Sabato, un responsabile dell’Area Programma del Marmo Platano Melandro, Antonio Valisena, e Donato Carlucci, responsabile di una ditta, sono stati rinviati a giudizio su decisione del Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Potenza, Lucio Setola, con l’accusa di cooperazione nel delitto di omicidio colposo in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
Il procedimento penale avviato dal Tribunale è partito a seguito della morte di un operaio addetto alla forestazione alle dipendenze dell’Area Programma, deceduto il 4 novembre 2015, mentre a Bella stava tagliando alcuni rami sporgenti che invadevano la carreggiata stradale.
All’epoca l’attuale primo cittadino era vicesindaco ed è stato individuato come datore di lavoro di fatto perché, secondo l’accusa, aveva organizzato il lavoro della squadra dei forestali. L’accusa gira intorno ad un cestello di una piccola gru che sarebbe stato collegato al braccio del mezzo, non omologato, in maniera artigianale. E proprio dal cestello l’operaio, Antonio Salinardi, 60enne originario di Ruoti, è caduto e poi deceduto.
Il cestello era quindi privo di tutte le caratteristiche previste per le piattaforme aeree e non garantiva né la sicurezza né la stabilità sul luogo del lavoro e tra l’altro era senza transenne per evitarne la caduta.
Al responsabile dell’Area Programma viene contestato di aver contravvenuto a specifiche norme di sicurezza, mentre per Carlucci l’accusa è di aver collegato al braccio della gru il cestello. Il Gup ha accettato il patteggiamento a due anni di pena per Antonio Ferrone, allora caposquadra degli operai.
Il processo partirà il 9 gennaio 2019.
– Claudio Buono –