Con l’arrivo della primavera ritornano le processionarie, insetti lepidotteri altamente pericolosi per chi li incontra.
A correre maggiore pericolo, però, sono i nostri amici a quattro zampe, che spesso per curiosità si avvicinano all’insetto riportando anche gravi conseguenze. I peli urticanti di questo bruco, infatti, sono pericolosi per chiunque li tocchi, cani, gatti ma anche per gli esseri umani. Abbiamo parlato dei rischi che si possono correre e di come prevenirli con la dottoressa veterinaria Doris Salluzzi di Sala Consilina.
- Dottoressa, dove si trovano le processionarie e come possiamo riconoscerle?
In primavera le processionarie si trovano soprattutto nelle pinete, perché proprio sui pini, nei mesi invernali, creano i loro nidi che sono simili a delle grosse ragnatele. Sono presenti, ma in quantità nettamente minore anche su altri alberi, l’importante è dare un’occhiata in giro prima di lasciare il proprio cane. In primavera, poi, questi insetti scendono sul terreno in cerca di cibo prima di diventare falene. È proprio a questo punto che i cani corrono maggior pericolo. Possiamo riconoscere le processionarie dal loro aspetto, sono dei bruchi con una sottile peluria e sono particolari proprio per il loro modo di spostarsi “in processione”, una dietro l’altra.
- Cosa succede in caso di contatto con una processionaria?
Questo insetto è molto pericoloso, ha dei peli urticanti che se toccati provocano eritema, rossore, possono insorgere delle vescicole e nei cani possiamo notare aumento della salivazione, ovviamente dolore e nei casi più gravi la necrosi dei tessuti. Bisogna assolutamente non toccare l’insetto, piuttosto va spostato con un bastoncino ma mai prenderlo a mani nude. Tra i primi sintomi che possiamo notare nei cani ci sono gonfiore, lacrimazione e vomito, causati dallo shock da contatto con l’insetto.
- Come possiamo intervenire in caso di contatto?
Innanzitutto bisogna sciacquare abbondantemente con acqua la zona interessata, in genere per i cani che curiosano sul terreno le prime zone esposte sono il naso o la lingua. Dopodiché bisogna recarsi dal veterinario, senza improvvisare rimedi casalinghi, perché prima si agisce e minori saranno le conseguenze riportate. Nel caso in cui non si agisca in maniera tempestiva i cani possono presentare difficoltà respiratorie, irritazioni delle mucose e necrosi dei tessuti (come in foto – irritazione e necrosi parziale dei tessuti della lingua) e, in quest’ultimo caso, bisognerà poi rimuovere i tessuti morti.
- Qual è, dunque, il suo monito?
Non lasciate liberi i cani nelle pinete in questo periodo e fate molta attenzione. Valutate bene i sintomi o i comportamenti anomali del vostro cane e chiamate subito il veterinario di fiducia in caso di contatto. Ovviamente lo stesso vale se dovesse incapparvi un gatto o qualsiasi altro animale domestico. Fate attenzione anche ai vostri bambini se li lasciate giocare nei parchi in prossimità di pinete, istruiteli dicendogli di non toccare assolutamente la processionaria. E, soprattutto, agite in maniera tempestiva, non lasciate passare del tempo nella speranza che la situazione si attenui da sola.