Dal suo Cilento alla Camera dei Deputati, il percorso politico dell’onorevole Attilio Pierro, eletto lo scorso anno nelle file della Lega di Matteo Salvini, è contraddistinto dalla tenacia e dall’impegno per il suo territorio di origine, ma anche per il Vallo di Diano e gli Alburni.
Lo abbiamo intervistato per scoprire in maniera approfondita come è trascorso questo primo anno da parlamentare e quali sono i principali obiettivi che si è prefisso di raggiungere nel corso di questa legislatura.
- On. Pierro, a quasi un anno dalle elezioni politiche e dal suo insediamento nel Parlamento italiano qual è il bilancio della sua azione?
In questi mesi di intensa attività c’è stato tutto il tempo per ambientarsi, per sbrigare le pratiche burocratiche, per prendere confidenza con i colleghi parlamentari e per mettersi al lavoro. Una legislatura atipica, siamo andati al voto a settembre, ci siamo insediati a fine ottobre e a dicembre abbiamo da subito lavorato alla Legge di Bilancio. Sono soddisfatto ma consapevole che c’è tanto lavoro da fare e siamo solo all’inizio. Potenziamento trasporti su ferro, cantieri per i raccordi stradali sbloccati, nuovi fondi per la videosorveglianza, spiagge sicure, scuole sicure, contrasto alla criminalità, contrasto alle truffe agli anziani, nuovi presidi di Polizia negli ospedali, più assunzioni per le forze dell’ordine, nuove dotazioni per le Polizie locali, più fondi e opportunità per l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo. Su quest’ultimo punto sono particolarmente fiero perché sono relatore in Commissione Agricoltura di una legge che porterà innumerevoli vantaggi al settore agricolo consentendo una forte espansione delle aziende radicate e delle nuove realtà emergenti.
- Lei è l’unico parlamentare appartenente ad una forza politica dell’attuale Governo a rappresentare il sud della provincia di Salerno. Le pesa molto questa responsabilità?
La responsabilità non mi pesa, anzi mi onora. Sono anni che rappresento il territorio in diverse realtà istituzionali. Sono stato consigliere comunale, assessore provinciale, consigliere regionale e adesso parlamentare di maggioranza e della seconda forza di Governo. Ho sempre lavorato per il mio territorio e dialogato con tutte le forze politiche. Credo che il mio impegno di questi anni mi sia stato riconosciuto. Più che responsabilità avverto forte il senso di fiducia che mi stimola a lavorare e a produrre risultati concreti per la mia terra.
- Il PNRR potrà dare la svolta definitiva per il rilancio anche del Cilento, Vallo di Diano, Alburni e Golfo di Policastro? Qual è il suo auspicio e su quali opere bisogna, soprattutto, investire?
Il PNRR è la prova di un lavoro serio che il Governo sta svolgendo per rilanciare il Paese. La falsa propaganda di sinistra è smentita dai fatti. È stato ampiamente spiegato dal ministro Fitto che gli obiettivi del PNRR saranno tutti centrati e che ci sono in campo solo alcune intelligenti modifiche sull’utilizzo di alcuni fondi che proponiamo di adoperare come integrazione e modifica della spesa per centrare i risultati senza indebitarsi ulteriormente. Che senso ha adoperare un finanziamento con un tasso al 10% se ne hai uno a disposizione immediata al tasso del 3% o addirittura a tasso zero? È pura ragioneria ma funziona. Le opere sulle quali siamo al lavoro sono tutte opere che potevamo realizzare già 20 anni fa ma la sinistra e la politica del NO hanno reso vano ogni sforzo di dialogo. Hanno coltivato il proprio orticello dimenticandosi di tutto il resto. Sta realizzando, con idee chiare e concrete, di più il ministro Salvini in pochi mesi di Governo che altri ministri di sinistra con anni di promesse. Dobbiamo tornare competitivi in provincia di Salerno che a Sud gode di un ottimo PIL derivante dal turismo ma ci sono anche tante aziende, come nel settore agricolo, che sono eccellenze nazionali e per questo vanno non solo aiutate ma sostenute. Oggi i bravi imprenditori non chiedono più soldi ma di sburocratizzare le procedure legate al business e supporti logistici per espandersi. Significa più soldi sul territorio, più lavoro, più benessere per tutti. Dobbiamo tornare a sostenere l’economia circolare. Dobbiamo però mettere in collegamento le diverse aree della provincia con il resto del Paese. È una priorità.
- Da consigliere provinciale prima a consigliere regionale poi ed ora da parlamentare: è cambiato in qualche modo il suo rapporto con la “sua” gente?
Il rapporto è lo stesso di sempre. Continuano a chiamarmi semplicemente Attilio e ne vado fiero. Partecipo quotidianamente, quando non sono a Roma, a riunioni politiche e incontri con gli amministratori. Non ci sono distanze, i rapporti sono rimasti gli stessi di sempre. È così che si costruisce la fiducia. Nella provincia a sud di Salerno tutti i big nazionali con i quali dialogo quasi quotidianamente verranno o sono già venuti a visitare i nostri magnifici luoghi su mio invito. Non siamo più una provincia campana lontana ma una meta ideale per rigenerare corpo e spirito. Su questo mi sento un po’ il promoter del nostro territorio. Ne vado fiero!