In occasione della Festa dei Nonni che ricorre oggi, il Circolo ACLI ProATTIVA di Battipaglia in collaborazione con la FAP Acli di Salerno rinnovano il riuscito appuntamento dello scorso anno con i Nonni della Piana del Sele. Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione comunale di Battipaglia, lunedì 7 ottobre il Palazzo di Città si trasformerà in una piacevole sala da ballo animata dalle melodie della fisarmonica di Enzo Toriello, per trascorrere in allegria e compagnia qualche ora spensierata.
Non mancheranno gli intermezzi conviviali. La giornata degli angeli custodi è stata scelta dal Parlamento nel 2005 come occasione per celebrare l’importanza del ruolo dei Nonni all’interno delle famiglie e della società.
“Con tali proposte – sottolinea Gianluca Mastrovito, Presidente provinciale delle ACLI di Salerno – vogliamo contribuire a festeggiare e rinnovare così l’attenzione ideale verso i 10 milioni di nonni che vivono in Italia, il 71,4% della popolazione over 65. Una fascia di popolazione che, grazie all’aumento della speranza di vita, gioca un ruolo sempre più da protagonista nel quotidiano di ogni famiglia, rappresentando in particolare per i nipoti un riferimento imprescindibile dal punto di vista affettivo ed educativo e nelle regioni del Mezzogiorno anche economico. Non a caso in provincia, con la Federazione Anziani e Pensionati e le tante strutture Acli, stiamo lavorando per indirizzare sempre più il nostro impegno in un’ottica intergenerazionale, unendo la tutela degli interessi di pensionati ed anziani con l’attenzione al bene comune ed alla salvaguardia del creato per fornire prospettive ai più giovani”.
Mastrovito evidenza anche i dati sulla terza età in Italia, ricordando che la quasi totalità dei bambini tra 0 e 14 anni (98,2%) può contare sulla presenza di almeno un nonno vivente, con una media di 3,1 nonni per bambino. Anche nella fascia over 35 la media è ancora di 1,8 nonni, a dimostrazione della crescente longevità degli anziani. È evidente come il peso di tale fascia generazionale stia crescendo progressivamente in rapporto al resto della popolazione, creando nuove prospettive oltre che di carattere sociale, anche di carattere professionale ed economico.
– Antonella D’Alto –