Sono stati assolti in appello perchè il fatto non sussiste il padre, la nonna ed altre persone imputate per abusi sessuali su tre fratellini, due femmine e un maschio, della frazione Cappelle di Salerno.
La storia risale a ben 14 anni fa quando, secondo il racconto dei tre bambini, sarebbe avvenuta la prima violenza sessuale. Poi negli anni seguenti racconti di altri abusi e delle riprese di filmati pedopornografici nei quali avrebbero recitato gli altri imputati. Secondo l’accusa, come si legge sul quotidiano “La Città di Salerno“, il padre avrebbe venduto i figli per registrare i filmati da immettere sul mercato illegale della pedopornografia e ricavarne così dei compensi.
Ma, secondo i giudici della Corte di Appello, gli abusi non sono mai stati consumati, perchè quando all’inizio della vicenda i bambini raccontarono i fatti non lo fecero in maniera serena e in qualche modo la ricostruzione della vicenda sembrò influenzata.
In primo grado gli imputati erano stati condannati ad 11 anni di reclusione. Sentenza completamente annullata in appello.
– Chiara Di Miele –