Continua a suscitare timori il costone roccioso a ridosso del Mingardo che sovrasta Marina di Camerota, una delle località turistiche cilentane più gettonate durante la stagione estiva. La scorsa notte, infatti, dopo un fragoroso boato alcuni massi si sono staccati dalla parete franando a valle.
Fortunatamente il movimento franoso ha fermato la sua discesa all’interno dell’area ai piedi del costone, senza coinvolgere auto o eventuali passanti. La pericolosità, però, è comunque evidente considerata l’immediata vicinanza della strada che conduce dalla zona del Mingardo al centro di Camerota e dato l’alto numero di automobili che la attraversano quotidianamente.
Già l’anno scorso, in seguito ad una caduta di altri massi dalla stessa parete, la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania aveva disposto la chiusura di tutti i parcheggi utilizzati per i bagnanti e disposti al di sotto della montagna.
La stessa zona è tragicamente nota per la morte del giovane Crescenzo Della Ragione che, nella notte tra il 10 e l’11 agosto del 2015, fu ucciso dalla caduta di un masso all’interno della discoteca “Il Ciclope”.
Il dissesto idrogeologico attraversato dal costone roccioso sul Mingardo continua dunque a preoccupare la comunità di Camerota. L’Amministrazione Scarpitta da tempo sta cercando soluzioni per la problematica che ha arrecato nel tempo diverse difficoltà sia agli operatori turistici della zona che a coloro che la frequentano. “In tempi non sospetti, nel mese di marzo scorso, ci siamo mossi e abbiamo convocato un tavolo tecnico con la Sovrintendenza, con la Regione, con la Provincia e con il Genio Civile – ha dichiarato il sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta – Abbiamo incontrato gli Enti sovracomunali in Prefettura, a Salerno, per verificare tutte le zone di pericolo e abbiamo anche chiesto un intervento rapido e risolutivo per sanare le aree che ci portano maggiore preoccupazione. Al termine di questa stagione estiva ci saranno i primi interventi. Gli esperti potrebbero anche optare per l’utilizzo dell’esplosivo, come già avvenuto qualche anno fa. Verranno messe in sicurezza le volte delle gallerie e altri tratti. Tutti i giorni ci interfacciamo e sollecitiamo gli Enti a dare giuste risposte ne abbiamo prova attraverso documenti e posta certificata. Questi episodi ci fanno capire l’importanza di alcune scelte ci sono persone che vogliono vedere riaperti quei parcheggi, le stesse, quando avvengono cose così pericolose, tornano indietro e dicono ‘menomale che quelle aree erano chiuse’. Questa Amministrazione resta coerente e sottolinea ancora una volta quanto sia difficile prendere delle decisioni. Sappiamo bene che quelle zone sono di fondamentale importanza per la viabilità e il turismo del nostro territorio, ma siamo a conoscenza della pericolosità di alcune aree. Stiamo lavorando per individuare quelle sicure per ottenere lo sblocco dei sequestri. Zone come quelle interessata dall’ultima frana, però, resteranno chiuse. La vita di una persona è molto più importante di un posto auto“.
– Chiara Di Miele –