I circoli cittadini del Partito Democratico del Vallo di Diano, all’indomani del voto per la corsa a tre alla segreteria tra l’ex premier Matteo Renzi, il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il governatore della Puglia Michele Emiliano, si connotano decisamente renziani conformandosi alla tendenza nazionale e addirittura superando la percentuale generale raggiunta dalla mozione Renzi-Martina. Quest’ultima, infatti, è stata votata da oltre il 75% dei tesserati dem valdianesi che nell’ultima settimana hanno espresso la propria preferenza durante i congressi cittadini e hanno scelto anche i delegati per il congresso provinciale e per quello nazionale.
Tutti i circoli PD del Vallo, dunque, propendono per l’ex premier nel percorso che conduce alle primarie del prossimo 30 aprile e grande è la soddisfazione espressa dal coordinatore territoriale Mimmo Cartolano a margine dei risultati registrati. “Sono davvero soddisfatto – dichiara Cartolano – non solo per i risultati raggiunti ma soprattutto per la grande partecipazione dei nostri tesserati in tutti i circoli cittadini. La mozione Renzi supera il 75% dei consensi e va oltre ogni aspettativa. Quasi l’80% dei nostri iscritti si è recato al voto e questo è un forte esempio di democrazia e di partecipazione positiva“.
Quello di Sant’Arsenio è stato l’unico circolo cittadino a non essersi espresso a causa della sospensione dell’assemblea su richiesta della Commissione Provinciale in seguito ad un ricorso presentato alla Commissione Regionale di garanzia della Campania da parte dello stesso circolo santarsenese riguardo ad una presunta irregolarità di 49 nuove tessere rilasciate.
“Il PD è un partito democratico. Nel nome. E nei fatti. – ha affermato Matteo Renzi ufficializzando il risultato – Decidono gli iscritti nel congresso e poi nelle primarie. Mesi di polemiche e scissioni. Poi la parola passa agli iscritti. Migliaia di circoli, migliaia di dibattiti, centinaia di interventi. Alla fine si vota, grazie a uno sforzo democratico di volontari e militanti che non ha paragoni in Italia“.
– Chiara Di Miele –